Pro Settimo Eureka, la D è a rischio?

In programma un netto ridimensionamento del budget per la Prima squadra, ma in attesa di rinforzi societari il vivaio non subirà alcun taglio
Pro Settimo Eureka, la D è a rischio?

Pro Settimo & Eureka, cosa sta succedendo? La settimana che si è conclusa ha recato in dote voci e pettegolezzi come mai prima d'ora dalle parti di via Cascina Nuova. Che stia succedendo qualcosa è sicuro, che la prossima stagione vedrà una svolta quasi epocale anche. Ma che la società presieduta da Marco Pollastrini sia vicina al fallimento, questo proprio no. Un ridimensionamento è però imminente, anche in maniera netta per quel che riguarda tutta l'area della prima squadra: alla base ci sono riorganizzazioni interne alla Cta, l'azienda della famiglia Pollastrini da sempre principale sponsor di tutto ciò che riguarda la Pro Settimo & Eureka. Una dinamica che costringerà la dirigenza settimese a rivedere tutti i propri piani: da un lato la famiglia Pollastrini continuerà a garantire tutto quel che servirà per mantenere intatta tutta l'attività di Scuola Calcio e Settore giovanile, dall'altra la cinghia verrà tirata proprio in Prima squadra. Ad oggi è l'iscrizione in serie D ad esssere a rischio. Da qui a fine mese la dirigenza continuerà a cercare nuove fonti di sponsorizzazione che possano garantire il mantenimento della categoria. Altrimenti verranno valutate nuove soluzioni: dalla semplice rinuncia alla categoria interregionale e ripartenza in Promozione o Eccellenza, alla cessione del titolo sportivo con relativa fusione in categorie inferiori. Una situazione non idilliaca, ma nemmeno apocalittica come sottolinea lo stesso presidente Marco Pollastrini: «Sicuramente non è un momento facile per la nostra azienda e di conseguenza per la Pro Settimo & Eureka. Ma niente che possa portare a scenari tragici. Prima di tutto è importante ricordare che i nostri progetti nel Settore Giovanile e nella Scuola Calcio proseguiranno come e più di prima. Per quel che riguarda la Prima squadra sappiamo invece di dover ridurre drasticamente il budget, ma fino all'ultimo faremo di tutto per salvare la categoria ed impostare una stagione che possa vederci impegnati con una squadra ricca di giovani in uscita dal nostro vivaio che sappia lottare con orgoglio per la salvezza. Se poi non fosse possibile, valuteremo soluzioni alternative e ripartiremo un gradio o due più in basso». Per quel che riguarda la situazione di campo, tutto è nato dall'addio del ds Mimmo Cicciù e dell'allenatore Sandro Siciliano, sempre più vicini allo Sporting Bellinzago. Il futuro tecnico è però legato a doppio filo alla categoria che vedrà impegnata la Pro Settimo & Eureka: se dovesse essere confermata l'attuale struttura, potrebbe essere Davin (attuale tecnico della Juniores) a guidare una squadra di soli giovani e con qualche "vecchio" che abbia a cuore la maglia più della categoria come Gaudio Pucci, Gallace e Parisi. Ma diversi sono altri allenatori che in questi giorni si sono avvicinati alla panchina di Siciliano, da Banchieri a Daidola. Tra le tante voci che poi non porteranno a nulla di concreto, c'è anche l'intramontabile tormentone di una fusione col Settimo: qualche parola in più degli anni passati forse c'è stata, ma se mai dovesse arrivare il giorno di un'unica grande forza a Settimo Torinese, questo è ancora decisamente molto lontano. Più probabile, in caso di rinuncia alla D, una fusione col Brandizzo per ripartire dalla Promozione.

Nicola Balice (Habtech)

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...