E' finita. Ed è terminata nel peggiore dei modi l'avventura di Fabio Nobili sulla panchina della BonbonAsca, visto che il tecnico ha deciso di dimettersi subito dopo la pesante sconfitta subita in casa del Lucento. La decisione, tuttavia, è stata il frutto di mesi particolarmente convulsi: Nobili aveva ritrovato i colori gialloblù in estate, dopo che nella passata stagione aveva guidato prima il Tortona Villalvernia e, succesivamente, la Rappresentativa Juniores, riuscendo a centrare la semifinale al Torneo delle Regioni in Lombardia. Il richiamo dell'Asca, ora BonbonAsca, è stato più forte di qualunque altra tentazione e così il tecnico ha deciso di sposare nuovamente la causa gialloblù. L'ingresso di Flavio Tonetto in società aveva portato una ventata di novità, oltre ad una sfilza di giocatori dal curriculum importante (Pappadà, Massaro e Boscaro, per esempio), che avrebbero dovuto aiutare la compagine alessandrina a centrare l'obiettivo di andare in Eccellenza. Ma i problemi sono sorti sin da subito non solo dal punto di vista dei risultati, ma anche all'interno dello spogliatoio (si cominciò a parlare di un "taglio" di Boscaro), portando Nobili a presentare le dimissioni già in ottobre, dopo la gara contro il San Giuliano Nuovo. Dimissioni fermamente respinte dalla società (in prima persona dal vicepresidente Berenga, primo sostenitore di Nobili), ma nulla fu più come prima. E il mercato di dicembre ha esacerbato dei rapporti non più idilliaci come un tempo: in particolare, la decisione della dirigenza di svincolare Fabio Rapetti, fedelissimo del tecnico, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso che Nobili non avrebbe mai voluto rompere, per amore di una realtà che ha sempre considerato come una seconda casa. Dopo natale, la dirigenza gialloblù dovrebbe decidere il nome del nuovo allenatore e ricomporre i cocci. Visto che nelle ultime ore si è pure vociferato di un possibile addio di Tonetto, che ridimensionerebbe e non poco le ambizioni della BonbonAsca.
Paolo Pirisi (Habtech)