Coppa Italia Eccellenza - Alpignano, la grande rivincita di Gatta

Il tecnico, al termine dell'incredibile finale vinta contro il Casale, ha parlato della sua carriera: «Ho vinto la gara più difficile: è fantastico allenare questi ragazzi»
Coppa Italia Eccellenza - Alpignano, la grande rivincita di Gatta

L'uomo del momento è sicuramente lui: Mario Gatta, il tecnico che in un solo mese è riuscito a prendersi la Coppa Italia di Eccellenza. I meriti del predecessore Sergio Grassi, esonerato prima della doppia sfida in semifinale contro il Borgomanero, sono evidenti, ma la finalissima di Novarello contro il Casale è un piccolo capolavoro dell'ex tecnico del Gassino, bravo a rendere i biancoblù aggressivi e affamati. La squadra ha giocato a viso aperto per tutta la partita, rischiando tanto, e alla fine Gatta ha avuto ragione: l'Alpignano è riuscito a capovolgere un risultato che sembrava compromesso dalla doppietta di Farina.

«Tutti si aspettavano che scendessimo in campo soltanto per difendere e ripartire in contropiede – ha spiegato Gatta a fine partita - Ma abbiamo preparato la partita pensando di aggredirli, spingendo al massimo sulle fasce e cercando di creare superiorità in mezzo al campo: ci siamo riusciti, facendo una prestazione di altissimo livello contro una grandissima squadra. Ho capito che avremmo potuto vincere questa partita dopo la gara di ritorno contro il Borgomanero: i ragazzi avevano fatto una gara molto attenta, concedendo pochissimo. Contro il Casale serviva di più e soprattutto era necessario giocare a testa alta e senza paura».

Si sprecano anche gli elogi per il gruppo: «Il mio è un gruppo molto facile da allenare: ci sono tantissimi giovani che hanno il pregio di assimilare concetti in fretta – continua Gatta - Sono orgoglioso della loro voglia e sono certo che, in prospettiva, questa squadra possa esprimere un potenziale enorme». Alla terza finale di Coppa Italia (la prima vinta nel 2008 con la Pro Settimo Eureka, sebbene venne esonerato prima della gara di ritorno, la seconda persa dal suo Lucento contro il Santhià due anni dopo), Gatta ha anche tracciato un piccolo bilancio del suo percorso in questa competizione: «La finale contro il Casale era la più difficile della mia carriera. Sono felicissimo di aver vinto questa competizione, ma il merito è anche di Grassi: ho ereditato questa squadra in semifinale dopo che aveva eliminato formazioni del calibro di Borgaro e Orizzonti, per cui i meriti sono sicuramente da spartire con lui».

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