Dilettanti - Sogno Alicese, chi lo avrebbe mai detto?

I granata di Yon hanno conquistato l'Eccellenza al termine di una straordinaria cavalcata. E il ds Gallico spiega: «E' la vittoria del tecnico e di un gruppo fantastico»
Dilettanti - Sogno Alicese, chi lo avrebbe mai detto?

«Non ho dubbi: è stata la miglior stagione degli ultimi 30 anni di questa società». Ne parla così, anche con un pizzico di emozione, il direttore sportivo Emanuele Gallico, anima e cuore di un'Alicese che si è ritagliata un posto al sole in Eccellenza con impegno, umiltà e la serenità che contraddistingue una realtà piccola, ma ambiziosa.

Il sogno di un paese intero

Alice Castello è infatti un piccolo paese di 2500 abitanti che si affaccia nella categoria regina dei dilettanti con la voglia matta di stupire e di confermarsi sui livelli della stagione appena terminata. Una stagione straordinaria per i granata di Ugo Yon, che oltre ad aver vinto il campionato sono andati vicinissimi alla finale di Coppa Italia, sfumata sul più bello al termine della doppia sfida contro il Pavarolo. L'impresa fatta lo scorso anno dalla Virtus Cusio non è stata bissata, ma l'annata di Menabò e compagni rimane meravigliosa, come conferma (con un pizzico di emozione) il ds Gallico: «Siamo una realtà piccola, che ha creduto in un sogno e lo ha inseguito fino all'ultimo secondo dell'ultima giornata. Da tre anni bazzicavamo la zona playoff e credevamo, prima o poi, di toglierci delle grandi soddisfazioni, ma non abbiamo mai pianificato la stagione per vincere». Il pareggio 1-1 in casa del Cerano, la grande antagonista dell'Alicese nel girone di ritorno, ha fatto scattare la giusta molla che ha permesso alla squadra di ottenere un traguardo storico: «In quella partita ho capito che avremmo potuto competere per il primo posto. Siamo riusciti a pareggiare a pochi minuti dalla fine, dimostrando di essere compatti e coesi. E poi la convinzione è aumentata nel momento in cui siamo usciti indenni dalle sfide contro Romentinese e Accademia Borgomanero. A quel punto, ho capito che la squadra di quest'anno avrebbe potuto essere la migliore degli ultimi trent'anni».

Il lavoro paga

Il segreto dell'Alicese sta anche nella continuità di un programma umile e tremendamente efficace. Che parte dalla figura di Ugo Yon, il timoniere di una nave che ha guidato per sei anni. E Gallico analizza i meriti di un allenatore pronto a far bene anche in Eccellenza: «E' bravo, non possiamo chiedere di meglio. Lui conosce i nostri difetti e noi conosciamo i suoi. E' l'allenatore perfetto per la nostra realtà e fra poco cominceremo ad impostare la prossima stagione. La sua grande capacità di gestire il gruppo ha fatto la differenza e in questo senso il simbolo di questa cavalcata è il nostro '97 Francesco Mazza, che è cresciuto con noi, è stato impiegato poco, ma ci ha sempre permesso di presentarci con diciotto giocatori in ogni gara. Il suo sorriso e i suoi sacrifici sono il simbolo del nostro percorso». Con un obiettivo: non snaturare e smontare un gruppo magnifico. Perchè l'Alicese può recitare l'accattivante ruolo di cenerentola dell'Eccellenza con le caratteristiche che l'hanno resa vincente quest'anno: serenità, equilibrio e un pizzico di sana follia.

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