Eccellenza B - Albese, il futuro nelle mani di Castronuovo

Isoldi lascia la presidenza, adesso affidata al ristoratore lucano che sogna un Settore Giovanile competitivo: «Questa società deve tornare ad essere un'eccellenza del calcio langarolo»
Eccellenza B - Albese, il futuro nelle mani di Castronuovo

Dopo un paio di stagioni di transizione, legate all'addio dello storico presidente Franco Rava, l'Albese subisce nel giro di pochissimi giorni una profonda rivoluzione. I tempi per un passaggio di consegne erano già maturi in estate, quando Luciano Cane aveva manifestato l'interesse di entrare a far parte del sodalizio langarolo. La trattativa, dopo settimane di colloqui, si è arenata, con Antonio Isoldi che ha preferito rimanere saldamente al timone del club. Ma in settimana ecco la svolta, con Gennaro Castronuovo che diventa ufficialmente il numero uno della società biancoceleste. Originario della Lucania, Castronuovo è un imprenditore impegnato nel campo della ristorazione nonchè proprietario del Caffè Calissano, uno dei locali storici della «capitale delle Langhe» ed è alla sua primissima esperienza nel mondo del calcio.

Tutto sulle giovanili
Ma le idee chiare e l'entusiasmo, al nuovo presidente dell'Albese, non mancano: «Sono emozionato, soddisfatto ma anche consapevole che non sarà una missione semplice. Isoldi, Grasso e Anselmo, le figure della precedente gestione, rimarranno tutti per affiancarmi in questa avventura. Io ho un chiodo fisso: puntare sui giovani, restaurando completamente un settore giovanile che deve diventare di primissimo livello nel panorama calcistico langarolo. La Prima Squadra è importante, ma non è tutto, la nostra priorità è quella di ricomporre delle giovanili di alto profilo e per farlo servirà tempo e pazienza». Ma non solo, visto che la quadra sulle giovanili dell'Albese si potrebbe trovare grazie all'intesa con l'Accademia Alba di Alberto Tibaldi. In questo senso, l'intesa c'è, ma verrà perfezionata nei prossimi giorni, come conferma Castronuovo: «Con Tibaldi abbiamo un ottimo rapporto e stiamo cercando di far convergere i nostri interessi con quelli dell'Accademia Alba, cercando di perfezionare la trattativa imbastita in estate con Isoldi. Abbiamo due necessità: ricostruire le giovanili e tornare a giocare al Coppino, che oggi ha bisogno di alcune migliorie per essere nuovamente agibile. Su questo fronte, con la giunta comunale abbiamo già svolto degli incontri, ma serve tempo per sbloccare la situazione».

L'unione farà la forza?
L'asso nella manica di Castronuovo, per un'Albese che si prepara a festeggiare il centenario, potrebbe riguardare la possibilirtà di coinvolgere nuove forze all'interno della società. Forze imprenditoriali che, negli ultimi anni sono mancate, come spiega il nuovo presidente: «Ho già parlato con diverse realtà, che voglio coinvolgere nel progetto Albese. Abbiamo bisogno di risorse economiche importanti per cercare di essere competitivi ad ogni livello». L'Albese, dunque, si prepara a vivere una fase di grandi cambiamenti. Solo il tempo darà delle risposte chiare, ma Castronuovo può rivelarsi la figura giusta per il sodalizio langarolo. Ma soprattutto sul fronte delle giovanili la montagna da scalare si preannuncia praticamente insormontabile, visto che l'Area Calcio Alba Roero di Luciano Cane è riuscita a coinvolgere un numero di tesserati altissimo in pochissimo tempo. E allora, l'interrogativo sorge spontaneo: perchè in estate l'Albese ha deciso di non coinvolgere Cane per la presidenza? Le perplessità, alla luce di questa decisione, restano tante e le risposte per ora latitano. Sarà Castronuovo a doverne dare, ad Alba e agli albesi, che sognano un futuro all'altezza di un passato glorioso.

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