Eccellenza A - Albese, rottura col passato: addio a Rosso

Il nuovo presidente Castronuovo rompe i ponti col passato, esonerando il tecnico da dodici anni in biancoceleste: ora è corsa a due Magliano-Bochicchio
Eccellenza A - Albese, rottura col passato: addio a Rosso

Come spazzare via in una sola passata di spugna dodici anni di grande lavoro. Si potrebbe riassumere così la fine del rapporto fra l'Albese e Giancarlo Rosso, probabilmente il tecnico più importante della storia del club langarolo, capace di portare i biancocelesti fino in Serie D. Rosso, dopo la pesantissima sconfitta in casa del Fossano, è stato immediatamente messo in discussione dalla società, che tre giorni dopo ha preso la decisione di metterlo alla porta. Senza tanti saluti e nemmeno troppi grazie, che forse sarebbero stati ben accetti da un allenatore che ha sempre messo l'Albese davanti alla proprie ambizioni. Ma tant'è: il presidente Gennaro Castronuovo, dopo soli due mesi di gestione, sceglie la via più discutibile per proseguire una stagione che, fino ad'oggi, avrebbe comunque visto l'Albese raggiungere l'obiettivo della salvezza.

 

Parla Castronuovo

Le parole di Castronuovo spiegano i motivi della rottura con Rosso, ormai non considerato più come una figura centrale dell'Albese: «Ho visto in campo cose che non mi sono piaciute a livelo tecnico e tattico e di questo passo avremmo rischiato una retrocessione che non ci possiamo permettere per ovvie ragioni. Ho preso questa decisione per il bene dell'Albese, che viene prima dei singoli. Ringrazio Rosso, che ha fatto tantissimo per questa società, ma adesso è arrivato il momento di guardare avanti». La replica di Rosso, allontanato dalla panchina biancoveleste dopo dodici lunghissimi anni, non fa trasparire rancore. Sebbene il tecnico ci tenga a ricordare la gestione Rava: «Ad Alba ho passato gli anni più belli della mia vita di allenatore, con il presidente Franco Rava, che mi ha dato l'opportunità di mettermi in gioco in una piazza così importante, ho sempre avuto un rapporto basato sulla fiducia. Anche quando le cose non sono andate bene, Rava mi ha sempre protetto e non lo dimenticherò mai. Le cose oggi sono cambiate e con il nuovo presidente non è mai scattato quel feeling che avrei voluto creare. Pazienza, il calcio va avanti: l'Albese ha ancora delle figure in società, come per esempio Isoldi, che possono garantire a questa realtà un futuro solido».

 

E ora chi arriva?

La mossa di Castronuovo, che dopo appena due mesi ha mostrato i muscoli facendo capire senza troppi giri di parole chi comanda adesso all'Albese, arriva in un momento delicato della stagione. La rosa a dicembre sarà da rinforzare, ma l'obiettivo salvezza sembra tutt'altro che irrangiungibile, a patto che la società scelga il tecnico giusto. In settimana Castronuovo ha incontrato Magliano, Bochicchio e Lovisolo, ma sembra ormai profilarsi una corsa fra i primi due candidati. In ogni caso, chiunque arrivi ad Alba, dovrà fare i conti con un presidente molto esigente.

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