Elezioni - Porta: «Con Mossino dalla prima ora»

Al termine dello scrutinio, scoppia la festa all'angolo del neo presidente. Chiavassa: «Rendo onore a Bacchetta, ma doveva farsi da parte e il voto l'ha confermato»
Elezioni - Porta: «Con Mossino dalla prima ora»

Protagonista indiscusso della giornata in platea, rigorosamente nel rumoroso ed appassionato “angolo” pro-Mossino, è stato Ottavio Porta. Fiducioso prima ed entusiasta dopo lo scrutinio. «Si tratta di una grande soddisfazione: per quello che ha fatto questo straordinario gruppo e per l'apporto in termini di voti che sono certo di aver dato a livello personale - ha raccontato il presidente del Pozzomaina -. In estate avevo valutato la possibilità di creare un terzo polo che facesse capo a me, è vero, ma è bastato un solo incontro con Mossino per capire che la sua candidatura era quella giusta». Più filosofica ma ugualmente appassionata la disamina di Eudo Giachetti. «Chi è in vita, deve vivere. E quindi prendersi delle responsabilità, farsene carico fino in fondo e poi valutare i nuovi scenari. Questo è quello che ho fatto io. Anche se ho lavorato per anni a stretto contatto con Bacchetta, quando ho letto il programma di Mossino ho deciso di sposarlo perché estremamente convincente. Anche se ero vicepresidente vicario e potuto esserlo nuovamente. C'è chi non avrebbe mai rinunciato a una poltrona così ambita, ma io penso al bene delle società e non al potere fine a se stesso. Ho sentito parlare di paroloni come tradimento, neanche fossimo in guerra: io tutt'al più non devo tradire i miei elettori, non le persone per cui lavoro». E quindi Pino Chiavassa, rassicurante ombra di Mossino in tutte le apparizioni delle ultime settimane. «Una grande gioia personale, per tutto quello che è stato fatto nel corso della campagna elettorale da un gruppo straordinario. Rendo onore a Bacchetta per tutto quello che ha dato a questo movimento nel corso degli anni, ma io per primo gli avevo suggerito nei mesi scorsi di farsi da parte. Ormai era troppo solo, ormai era troppo distante dalla realtà delle società. L'esito di queste elezioni lo testimonia una volta di più».

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