Prima Categoria E - Di Galante-Franco: ora è scontro totale

In settimana l'ex Pecetto ha lasciato il ruolo di ds dell'Atletico Santena per problemi con il tecnico. E i senatori prendono le difese del tecnico
Prima Categoria E - Di Galante-Franco: ora è scontro totale

"C'eravamo tanto amati". Potrà sembrare azzardato o quanto meno blasfemo far riemergere la nota commedia del 1974 interpretata dai celeberrimi Vittorio Gassman e Nino Manfredi, ma quello capitato la scorsa settimana all'Atletico Santena non può non far pensare a simil capolavoro cinematografico con il tecnico Giuseppe Franco e il ds Alessandro Di Galante attori principali chiamati a  recitar una messinscena perfetta con chiare tinte tragiche. Sì perchè in via Tetti Agostino lo scorso 10 gennaio è scoppiata una vera e propria bufera che ha visto Di Galante rassegnare le proprie dimissioni dal ruolo di direttore sportivo con tanto di sparate a zero nei confronti di Franco. A farne le spese il presidente Roberto Ciavarella intento a raccogliere i cocci, cercando una soluzione atta a tutelare l'immagine della sua società.

 

L'attacco

Martedì 10 gennaio Di Galante irrompe sulla scena rassegnando le proprie dimissioni da ds per incomprensioni con il tecnico franco con tanto di parole al veleno nei suoi confronti: «Ho lasciato perchè non trovo che l'allenatore sia all'altezza della situazione nonostante gli ottimi risultati fin  qui raggiunti. Franco dovrebbe pensare a fare solo l'allenatore e non preoccuparsi dei compiti societari, detto ciò per incompatibilità tra me e lui ho preferito farmi da parte». Di Galante poi punta il dito contro i senatori, rei di non aver contribuito al bene dell'Atletico: «Faccio un grosso in bocca  al lupo alla squadra per fare in modo che raggiunga l'obiettivo stagionale, il mio unico rammarico è aver trovato in squadra ex giocatori che dovrebbero farsi da parte per i giovani o almeno per quelli che hanno ancora la possibilità di giocare a calcio  e di combattere per un obiettivo».

 

La replica 

Deluso ma non abbattuto Franco che ha voluto ribattere colpo su colpo alle dichiarazioni velenose dell'ormai ex ds Di Galante: «Di Galante non ha mai fatto il ds. Io l'ho conosciuto a squadra fatta, non ha fatto le veci di direttore sportivo, c'è una volta si e quattro no, le dinamiche della squadra non le conosce affatto, non si vede praticamente mai al campo. Lui non ha fatto nulla in società, sono deluso, si è trovato una squadra già fatta con tanto di staff e allenatore. Addirittura i senatori del gruppo non lo riconoscevano come direttore sportivo».  Eppure “si erano tanto amati“, questo almeno fino al 10 gennaio e proprio per questo il presidente Ciavarella ha voluto mettere una volta per tutte una pietra sopra il tutto tanto da affidare a Di Galante il ruolo di direttore generale per motivi temporali e logistici e confermare estrema fiducia al tecnico Franco come ammesso da lui stesso: «Di Galante ha lasciato unicamente per problemi di lavoro. Ho pensato di affidargli il ruolo da direttore generale che gli consentirà di gestire il tempo in maniera diversa». Val la pena sottolinerare l'intervento della squadra con in testa il capitano Edoardo Gatti che tra sarcasmo ed umorismo hanno  ulteriormente spento sul nascere ulteriori polemiche ironiche: «Non a tutti piacciono le acciughe al verde e il gorgonzola a fine allenamento. I vecchi dovrebbero capirlo che per i ragazzi più giovani mangiare pesante a certe ore non li fa dormire. In ogni caso abbiamo già preso provvedimenti in merito, il menù d'ora in avanti lo sceglierà Rupolo, giovane in rampa di lancio e in grado di combattere su più tavoli, sia quelli di una piola che quelli da fast food...». To be continued.

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