Giovanili - Mistero Cenisia, Portesi diventa un caso

Panchina del 2001 in stand-by complice un problema di salute per Portesi. E intanto l'ex tecnico De Chiara si toglie qualche sassolino dalle scarpe: «Deluso dal Cenisia»
Giovanili - Mistero Cenisia, Portesi diventa un caso

Vero e proprio giallo in via Revello, quartier generale del Cenisia dove gli Allievi fascia B risultano ancora sorprendentemente senza guida tecnica. Sì perchè l'approdo di Silvio Portesi, ufficializzato lo scorso 20 dicembre al posto dell'esonerato Franco De Chiara, pare esser saltato complici ignoti problemi di salute dell'ex Lascaris . Panchina temporaneamente affidata ad Andrea Conte in attesa che il ds Cosimo Agnino chiarisca la posizione di Portesi.  

 

Giallo

«Portesi ha un problema di salute, non sta bene e quindi non ci resta che aspettare qualche giorno». Così Agnino prova a spegnere sul nascere il caso Portesi con quest'ultimo arrivato in pompa magna al posto di De Chiara e chiamato a rialzare un gruppo ancora freddato dal mancato approdo ai Regionali. Il giallo però sta nel fatto che l'ex Alpignano e Lascaris pare non aver ancora visto i '01 con gli allenamenti gestiti a rotazione da innumerevoli istruttori come ammesso dallo stesso Agnino: «Ora sta facendo gli esami, aspettiamo fiduciosi, entro martedì decideremo il da farsi.  Non escludo che possa arrivare anche un altro allenatore, in fondo non possiamo sapere quanto starà fuori e noi non possiamo permetterci di rimanere senza allenatore». Agnino poi ha voluto  spendere anche due parole sull'addio di De Chiara, precisando quanto il Cenisia abbia fatto di tutto per trattenerlo: «Mi dispiace che De Chiara abbia lasciato la squadra nonostante abbia sparato a zero contro la società. Gli è stato prospettato un  cambio tecnico, l'idea era quella di dargli la Juniores in ottima prima squadra per il futuro, ma lui non ha accettato. Lui è troppo professionale, capisco che abbia avuto dei problemi con alcuni ragazzi, ma non possiamo permetterci di cambiare tutta la squadra».

 

Sassolini

Veleno e delusione per De Chiara  parso triste non tanto per aver lasciato la squadra quanto per il fatto di aver lasciato a metà un progetto che necessitava di tempo e pazienza: «Come ho già detto tempo fa ho avuto delle discrepanze con la società, a livello di gestione disciplinare con alcuni ragazzi. Avevo proposto al direttore di spostarli di categoria o di metterli in lista di svincoli, ma non sono stato accontentato. Mi dispiace lasciare un lavoro a metà , ma non avevo alternative, bisognava avere pazienza ed intelligenza, io lavoro con un concetto di periodizzazione tattica, la mia cultura è questa, io parto dal lavoro collettivo per arrivare poi ai blocchi, non è il singolo che fa la differenza. Detto ciò, ringrazio il Cenisia per avermi proposto la guida di un'altra squadra, ma non aveva alcun senso cambiare.....».

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