Nazionali - Lovaglio, un genio per la Pro Vercelli

Il talento classe 2002, reduce da una prima parte di stagione vissuta con la maglia del Livorno, è pronto a tornare protagonista in Piemonte
Nazionali - Lovaglio, un genio per la Pro Vercelli

Quando talento e voglia di emergere s'incontrano per dar vita a qualcosa di estremamente magico. Questa è la storia di Samuele Lovaglio, forte attaccante in rampa di lancio nel palcoscenico professionistico. Classe '02  Lovaglio nasce come seconda punta pur essendo in grado di ricoprire molti più ruoli in fase offensiva e ha nel mancino puro e vellutato senza dubbio la sua arma migliore. Dopo una prima parte di stagione trascorsa al Livorno, ora Lovaglio ha fatto tappa alla Pro Vercelli, squadra quest'ultima da sempre attenta a cullare e a far crescere nuove levi e pronta a scommettere sul suo talento.

 

Il personaggio

Archiviati i sei anni trascorsi alla Juventus per Lovaglio a inizio stagione è stato tempo dunque di approdare al Livorno dove è andato a segno per due volte contro Pontedera e Arezzo prima di cambiare aria e decidere di andare a febbraio alla Pro Vercelli. Soddisfatto di questo cambio di maglia Lovaglio, grande tifoso interista con in mente il modello Paulo Dybala: «Ottimo ambiente e società prestigiosa. Sono contento di essere qui alla Pro Vercelli, il mister e i compagni mi hanno accolto subito bene, in più ho avuto la fortuna di ritrovare vecchi compagni di squadra avuti alla Juventus come Foschi e Favale. Devo dire comunque che l'esperienza a Livorno mi ha fatto bene, non è facile spostarsi a questa età in una città lontana e nuova, senza dimenticare che ero pure lontano dalla mia famiglia». Tecnico, estroso, ma soprattutto umile il nuovo talentino vercellese che  ammette: «Amo davvero tanto giocare a calcio, andare a segno e permettere di trovare il gol anche ai miei compagni. Sono un giocatore che si sacrifica tanto, penso che questo sia molto importante, bisogna sempre mettersi a disposizione . Se dovessi un giorno riuscire ad emerge remi piacerebbe tanto giocare in Nazionale, è un sogno è vero, però credo che con umiltà e sacrificio tutto può arrivare, non mi pongo limiti, ora però testa al presente e via, bisogna solo pensare a lavorare, il resto può aspettare». 

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