Promozione D - Lucento-Senatore, la storia si rinnova

Pesce, dopo le dimissioni di Telesca, ha optato per una soluzione interna affidando la panchina della prima squadra all'ex degli Allievi Fascia B
Promozione D - Lucento-Senatore, la storia si rinnova

"I panni sporchi si lavano in famiglia". Mai proverbio fu più azzeccato per descrivere l'attuale situazione in casa Lucento che ha visto dimettersi sorprendentemente domenica scorsa il tecnico Salvatore Telesca. I rossoblù però non sono caduti in alcun tipo di allarmismo ripiegando in fretta e furia su una soluzione interna per  guidare una prima squadra tutt'alto che in condizione: panchina dunque affidata nelle mani del ben notto Raffaele Senatore, uomo di società e che l'anno scorso guidò appunto i "grandi" trascinandoli ai play off.

 

Telesca vs Pesce

Al termine dell'1-1 interno contro il fanalino di coda Pozzolese Telesca ha preferito farsi da parte,  ammettendo di non esser più in grado di condurre la prima squadra per dissidi con il factotum Paolo  Pesce: «Non è questione di risultati, ma di continue intromissioni nel mio lavoro. Già settimana scorsa le frizioni erano state alte. Con Paolo Pesce non si può lavorare, anche contro la Pozzolese un battibecco in campo. Con un personaggio così non si può allenare perché viene a mancare il rispetto». Immancabile la replica da parte di Pesce che ha ridimensionato le dimissioni di Telesca in una specie di esonero veicolato: «I risultati non erano di certo dalla sua parte. Abbiamo costruito una squadra per vincere il campionato, d'accordo siamo in semifinale di Coppa Italia e a tre sole lunghezze dalla vetta, ma non basta, nelle ultime partite la squadra non ha fatto per niente bene perdendo punti preziosi contro Atletico Torino e Barcanova».

 

Soluzione interna

Panchina dunque affidata a Senatore, già alla guida della Prima squadra la scorsa stagione e che quest'anno per metà del campionato era stato alla guida degli Allievi Fascia B. Così Senatore: «Un mese e mezzo fa ho dovuto lasciare i 2001 per motivi familiari importanti. Si è creata però la necessità di mettere al comando una persona che conoscesse bene l'ambiente; ho fatto qualche riflessione e non me la sono sentita dire di no. Al momento non c'erano i presupposti per inserire figure esterne e io comunque ho continuato a seguire le partite da fuori e molti giovani del gruppo li ho allenati personalmente. Non cambia il progetto portato avanti fino a questo momento. C'è grande stima con Telesca e ci siamo già confrontati sul lavoro che ha fatto fino ad ora. C'è entusiasmo da parte mia, spero di trasmetterlo ai giocatori e che anche loro lo trasmettano a me. Bisogna ricreare un po' di serenità e lavorare sui problemi che sono venuti fuori in quest'ultimo mese, poi proveremo a giocarci tutte le nostre carte su entrambe le competizioni dove siamo in corsa».

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