Dilettanti - Il caso Cigna è una sconfitta per tutti

Il fattaccio del dopo partita di Atletico Villaretto-Mappanese ha fatto il giro d'Italia. Restano tanti dubbi sulla vicenda e una sola certezza: il nostro calcio ha perso una grande prova di maturità
Dilettanti - Il caso Cigna è una sconfitta per tutti

E' terminata una delle settimane più complicate della storia del nostro movimento dilettantistico. Il vergognoso dopo partita di Atletico Villaretto-Mappanese ha fatto il giro d'Italia, diventando uno degli argomenti più caldi della settimana. Il pestaggio al capitano dei padroni di casa Gianluca Cigna, avvenuto nel parcheggio dell'impianto sportivo del Centrocampo, ha destato indignazione, incredulità e sgomento. Tanto per l'efferato gesto degli aggressori, di cui ancora oggi non si sono conoscono nomi e cognomi, quanto per il movente, che secondo i tesserati dell'Atletico Villaretto sarebbe nato in seguito agli insulti razzisti nei confronti del giocatore Mbaye, difeso da Cigna, che per questo avrebbe pagato a proprie spese. E purtroppo, sette giorni dopo il fatto compiuto, restano solamente tantissimi dubbi e una sola verità: Cigna ha subito due operazioni, dopo essersi fratturato il cranio e dopo aver rischiato di perdere un occhio. Almeno su questo punto, non esistono possibilità che arrivino smentite. Per il resto, oltre alle conseguenze di una domenica di follia di cui Cigna porterà i segni sul proprio corpo per tutta la vita, restano tante versioni contrastanti. Da una parte c'è l'Atletico Villaretto, che accusa i giocatori della Mappanese di aver ricoperto di insulti discriminatori durante la partita il ragazzo di colore Moundiaye Mbaye. Dall'altra c'è la Mappanese che difende i propri tesserati, tacciati di essere razzisti. E poi c'è un direttore di gara Martial Kom Nchedop Dadj, anch'esso di colore, che non sente alcun epiteto e dunque, nemmeno sul referto, riporta i presunti insulti. Per il Giudice Sportivo, sul terreno di gioco, non è successo nulla. Il solo Mbaye viene punito con due giornate di squalifica, naturale conseguenza del cartellino rosso ricevuto. Dato che non fa altro che infittire il mistero intorno all'episodio.

 

Versioni contrastanti

La seconda discrepanza emersa dalle versioni dei fatti data dalle due squadre riguarda la dinamica della rissa che è costata molto cara a Cigna, che stando alla ricostruzione dei fatti potrebbe non essere solamente una vittima. Anzi, perché sarebbe stato proprio il lancio di una birra in faccia ad un giocatore della Mappanese nel parcheggio del campo del Centrocampo (episodio confermato dallo stesso Cigna), condito da numerose provocazioni, a scatenare una rissa terminata nel peggiore dei modi. Una serie di brutti gesti, che comunque non giustificano minimamente la reazione degli aggressori. La terza versione dei fatti differente riguarda invece il modo in cui Cigna si è fratturato il cranio: il giocatore spiega di essersela procurata dopo aver ricevuto un violento pugno in faccia, mentre dalla Mappanese dicono che l'incidente sia figlio della caduta del ragazzo durante quei momenti concitati e per questo avrebbe sbattuto la testa contro uno specchietto di una vettura parcheggiata. Per chiarire i tanti equivoci di una storia particolarmente controversa, sulla quale i processi mediatici e i giustizialismi  non hanno prodotto nulla di rilevante, la parola passerà alla giustizia ordinaria, che avrà il compito di accertare il coinvolgimento di tutte le parti in causa. Ci resta un sola triste, certezza: Atletico Villaretto-Mappanese rimarrà per sempre una sconfitta del calcio. Del nostro calcio, quello che pensiamo possa essere un porto sicuro per tutti.

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