Giovanili - Arriva la riforma del Settore Giovanile

Un mese di quadrangolari iniziali e poi un sistema di promozioni e retrocessioni: sarà la posizione in campionato a decidere lo scenario della stagione seguente
Giovanili - Arriva la riforma del Settore Giovanile

Eccola. La riforma delle Giovanili, uno dei cavalli di battaglia della campagna elettorale del neoeletto presidente Christian Mossino, ha finalmente visto la luce. Mancano ancora un po' di passaggi, tra i quali il vaglio del Settore Giovanile nazionale e la pubblicazione ufficiale, prima che diventi definitiva, ma il lavoro portato avanti negli ultimi mesi ha finalmente visto la luce. Un progetto che non inventa nulla ma prende spunto da quelli già collaudati in altri comitati, cercando di superare i difetti notati in quello attuale, in particolare superare il rischio di lasciare ai provinciali squadre d'eccellenza, come è successo al Chieri quest'anno con l'annata campione regionale della passata stagione, i 2000, a scapito di squadre che nei gironi regionali a volte non conquistano neanche una vittoria. Per arrivare alla ricetta attuale la Federazione ha ascoltato le proposte delle società nelle riunioni fatte a inizio anno, poi si è guardata attorno cercando di prendere il meglio da progetti già esistenti e infine ha sviluppato quello che, secondo gli ideatori, potesse essere il sistema migliore.

 

Il nuovo format

La prossima stagione sarà dunque la stagione zero. Per determinare la griglia di partenza e decidere chi comincerà dai regionali e chi dai provinciali verranno creati dei quadrangolari di qualificazione che verranno disputati già a settembre, in modo da poter partire a ottobre con i campionati veri e propri. Da progetto i regionali saranno così composti: tre gironi per Allievi e Allievi Fascia B, formati da 14 squadre, quattro per Giovanissimi e Giovanissimi Fascia B, sempre con lo stesso numero di formazioni al via. La competizione sarà viva fino alla fine, perchè oltre ad esserci in palio il titolo regionale, come ogni anno, ci sarà anche un sistema di retrocessioni per le ultime classificate, probabilmente dalla quart'ultima, che nella stagione successiva ripartiranno dai provinciali. Stesso discorso con i provinciali stessi: oltre a dover decretare la vincitrice del titolo di campione di delegazione e della Coppa Piemonte, come sempre, ci sarà anche una zona promozione che consentirà l'accesso ai regionali dell'anno successivo. Titoli sportivi che saranno esclusivamente legati alla categoria e non all'annata. Se per esempio i Giovanissimi 2003 di una data società ai provinciali ottengono il pass per giocare nei gironi regionali la stagione successiva, non saranno i 2003 stessi a prendere parte ai regionali - la cui sorte dipenderà dai compagni del 2002, -, ma quelli che saranno Giovanissimi l'anno successivo, in questo caso i 2004. Un piano che ha come scopo quello di premiare il lavoro strutturato di una società più che l'eccezionalità della singola squadra, concetto reso ancora più evidente dal fatto che può disputare i regionali solo chi fa parte di una società con la filiera completa, quindi con almeno una squadra di Allievi, di Giovanissimi e di Esordienti.

 

L'Elite

In futuro, secondo un progetto a lungo termine previsto almeno tra due anni, l'idea è quella di creare dei regionali élite, creando un'ulteriore griglia di qualificazione dedicata alle compagini regionali con la sucessiva creazione di gironi ad hoc. Un obiettivo che però verrà sviluppato successivamente sul modello già esistente in altri comitati. 

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