Mossino: «Le Giovanili erano un'urgenza, ora pensiamo anche ai Dilettanti»

Il presidente della Lnd Piemonte-Valle d'Aosta spiega: «Le finali di Coppa in campi neutri decisi già a inizio anno»
Mossino: «Le Giovanili erano un'urgenza, ora pensiamo anche ai Dilettanti»

Era un'urgenza quella di riformare il modello di qualificazione del Settore giovanile. Non esiste probabilmente una ricetta perfetta per realizzare un sistema che soddisfi al 100% ma il nuovo corso dell'Lnd piemontese ha deciso di premiare di più la progettualità delle società. Soddisfatto del risultato raccolto il presidente federale regionale Christian Mossino: «Abbiamo ascoltato le società e le loro proposte e quindi abbiamo cercato di trovare la migliore proposta possibile».

 

Il piano d'azione

Un cambiamento che parte dai ragazzi ma che vuole invece essere a più ampio raggio: «Credo che il Settore giovanile fosse una priorità - continua Mossino - ci voleva una riforma che potesse da un lato incentivare un lavoro più armonico su tutte le categorie, dall'altro premiare in parte il campionato provinciale, rendendolo più vivo, combattuto in modo che potesse rimanere aperto fino alla fine. Direi che con questo sistema ci siamo riusciti: anche nei regionali tutti rimarranno in gioco fino alla fine, chi da subito si rende conto di non poter ambire ai primi posti dovrà comunque combattere per non rinunciare al diritto acquisito. Con i campionati Elite ci sarà anche uno sprone in più anche per le squadre d'alta classifica.». Non solo giovanili però... «Il nostro è un lavoro a tutto tondo. Sono tante le iniziative in corso di lavorazione anche per perfezionare il mondo del Calcio a 5 e del Femminile. Per spiegarlo in parole chiare quello che vorrei io, e che vogliono anche i miei collaboratori, si può riassumere con un 'far tornare la voglia di giocare a calcio'. Agevolare, rendere vivi tutti i campionati, promuovere il passaggio dalle Giovanili ai Dilettanti, favorire chi guarda lontano. Anche per questo credo sia importante il fatto che ad accedere ai regionali potranno essere solo quelle società che hanno la filiera completa - almeno una squadra di Allievi, Giovanissimi ed Esordienti - Ovviamente come tutte le novità introdotte nel breve periodo ci sarà una deroga per il prossimo anno in modo che le società abbiano il tempo di organizzarsi e nel caso di completare la filiera»

 

Comunicato numero uno

Novità a 360 gradi dunque per il panorama federale, che ovviamente non escludono neanche il panorama dilettantistico delle Prime squadre: «Ci sono alcuni aspetti che verranno riformati anche per quanto riguarda i Dilettanti - conclude il presidente Mossino - Questioni che verranno affrontate prossimamente anche raccogliendo le lamentele e le problematiche sollevate dalle società. Una delle cose che verranno cambiate da subito sarà la struttura del comunicato numero uno. Credo che sia importante che si conoscano da subito tutte le regole e non che alcuni aspetti dei campionati vengano poi affrontati a metà anno in un comunicato successivo. Bisogna definire tutto subito: modalità playout e playoff, criteri di ripescaggio per l'anno dopo ecc. Credo potrebbe essere una buona idea sapere dove si giocheranno le finali di Coppa. Alla fine per un evento del genere il criterio di vicinorietà vale fino ad un certo punto. Ma una volta che si sanno già le finaliste non si può usare un criterio diverso per non essere tacciati di favoritismo. Se invece già ad Agosto si sa già dove le varie finali vengono disputate, a quel punto la questione terriotoriale viene superata». Tanti dunque i progetti in ballo per il futuro del panorama calcistico piemontese, la riforma del Settore Giovanili è solo un primo passo.

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