Dilettanti - Asti, ora anche la grana del Censin Bosia

A partire dalla prossima stagione i galletti, oltre al fallimento, rischiano di non poter più giocare nello storico impianto: il Comune reclama una manutenzione mai fatta
Dilettanti - Asti, ora anche la grana del Censin Bosia

Piove sul bagnato in casa Asti: dal rischio fallimento, paventato lo scorso 28 marzo (il Giudice sportivo è pronto per emettere il verdetto finale dopo aver rinviato due volte le udienze per l'istanza di fallimento) alla confisca dello stadio “Censin Bosia“ decretata in settimana.

 

Il provvedimento

Martedì 4 aprile il Comune di Asti ha deciso di procedere alla risoluzione dell'accordo di gestione dell'impianto “Censin Bosia“. I biancorossi infatti il 1 maggio 2008 avevano sottoscritto un accordo  che sarebbe scaduto il 30 aprile 2020 a fronte di un contributo in conto gestione di 60.000 euro annui. La recessione del contratto, su delibera di Giunta 193, è stata necessaria perchè l'Asti calcio non ha provveduto ad alcuni lavori di ristrutturazione dello stadio e, come recita il verbale di deliberazione della Giunta, “non ha  neanche provveduto, a conseguire all'agibilità dell'impianto e nella fattispecie a rinnovare il Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dal competente comando dei VVF di Asti, come peraltro più volte intimato e risultando così inadempiente alle obbligazioni assunte“.  

 

La replica

Immancabile la replica da parte del presidente dell'Asti Pierpaolo Gherlone: «Riteniamo assai singolare che una decisione sia stata presa senza gli assessori competenti allo sport e ai lavori pubblici ovvero Basso, Ghigo e Cerrato assenti in quella giornata. Credo che sia stato il sindaco Fabrizio Brignolo a decidere tutto, tra l'altro non capisco tutta questa fretta visto che sono stati fermi per tutto questo tempo. Ora aspettiamo che i giudici competenti decidano cosa sia giusto e sbagliato, non dimentichiamo che è una delibera d'indirizzo, vogliamo capire le motivazioni e se dovesse essere confermata vorrà dire che scenderemo in piazza con qualsiasi tipo di manifestazione e se non bastasse faremo ricorso anche al  Tar». Gherlone poi spiega anche la pratica relativa alla mancata certificazione preventivo incendi: «Prima di tutto è una pratica lunga e complessa, sono coinvolti tanti organi, il Comun ha chiuso  un occhio e ora stranamente si sveglia. Detto ciò, fino al 30 giugno 2020 avremo il Censin Bosia, il Comune non può togliercelo anche perchè abbiamo fatto degli investimenti importanti, non possono mandarci via». L'Asti adesso dovrà concentrarsi sulla stagione che sta per terminare, nonostante le tante vicissitudini societarie. Per questo motivo la squadra di Simone Merlo è concentrata nella corsa playoff e farà di tutto per raggiungere l'obiettivo. E, fuori dal campo, accada quel che accada.

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