Grosse novità in via San Marchese, quartier generale del Venaria: in settimana infatti i cervotti e il tecnico Davide Gousse hanno deciso di lasciarsi consensualmente. A detta del ds Pietro Marsico pare che l’ex Città di Rivoli non abbia accettato di buon grado i progetti futuri prospettatigli dal presidente Domenico Mallardo (stabilità nella categoria e budget medio basso) e così ecco che le parti hanno preferito prendere altre strade. Dopo il divorzio inaspettato da Gousse però Marsico si è subito messo all'opera per trovare il sostituto e dopo aver sondato le piste che portavano a Maurizio Cocino del Lascaris e Paolo Marrese, fresco vincitore con il Venaus, la scelta è ricaduta sull’esperto Vincenzo Tarulli, ufficializzato dallo stesso ds del Venaria martedì 16: «Alla fine abbiamo scelto Tarulli. Lo conosco molto bene, è un allenatore con grande esperienza nella categoria e con un passato di giocatore d'alto livello. Ha uno spiccato carisma e sa lavorare bene con i giovani, abbiamo ritenuto fosse il profilo più adatto». Cocente delusione per Gousse che si aspettava di rimanere al Venaria a fronte soprattutto della salvezza raggiunta: «Marsico mi ha attirato a Venaria con grandi ambizioni. Sarebbe stato un anno di rilancio e invece no. Mi era stata prospettata una stagione difficile, ma ho reputato il Venaria una società ambiziosa e così sono ripartito da qui. Certo il budget è modesto, ma ho profondo rispetto per chi mette a disposizione delle risorse, il presidente mi ha prospettato delle priorità volte al restyling della struttura, onestamente un’altra stagione faticosa e quindi ho preferito farmi da parte anche perché mi piacerebbe lottare per altri obiettivi». Gousse poi ha parlato del suo futuro lanciando una frecciatina al Venaria: «Ringrazio ancora la società e Marsico per la fiducia che hanno riposto nei miei confronti, vedere però che non hanno perso tempo per cercare un altro allenatore mi ha dato da pensare, sinceramente confidavo in un po’ più di entusiasmo da parte loro, così non è stato, soprattutto nel rispetto anche dei ragazzi che hanno sudato insieme a me per raggiungere questo obiettivo».