Roma 2024, Malagò: «Il mondo dello sport resti laico verso la politica»

Il numero 1 del Coni: «Finora non ci sono controindicazioni verso l'evento»
Roma 2024, Malagò: «Il mondo dello sport resti laico verso la politica»© ANSA

LIONE (FRANCIA) - "Il mondo dello sport si è schierato in modo compatto e unanime a favore del sostegno della candidatura di Roma 2024, il mondo dello sport deve rimanere laico di fronte alle questioni politiche. Se ci sono delle valutazioni di natura politica contrarie, si creano delle contrapposizioni; questo, però, non è un nostro auspicio e neppure una nostra volontà". Lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò a Lione, dove è arrivato per tifare gli azzurri nella prima partita degli Europei di calcio contro il Belgio. "Quando abbiamo parlato con i candidati a sindaco della Capitale sembrava che le cose andassero bene - ha aggiunto, da Lione, il presidente del Coni -. Poi, bisogna capire se quello che è successo nelle settimane successive fa parte della dialettica elettorale per acchiappare qualche voto da una parte e dall'altra o corrisponde al vero. Io sono rimasto a un comunicato congiunto e condiviso, che fa fede, nel quale non ci sono controindicazioni". "Si può entrare nel merito del dossier e del progetto, noi non abbiamo alcuna preclusione - ha concluso -, ma la logica e il percorso non si possono certo intaccare, perché oggettivamente c'è anche in problema di credibilità nei confronti del Cio, che mi sembra sacrosanta".

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MALAGÒ SUGLI SCONTRI AGLI EUROPEI - "Fa riflettere come mai questi signori inglesi, che chiamiamo hooligan, in casa loro si comportano come delle educande, mentre quando vanno all'estero mettono spesso a ferro e fuoco le nostre città". Così Giovanni Malagò, sugli incidenti che hanno caratterizzato questo primo scorcio di Europeo, seminando violenza e distruzione, in Francia. "I nostri sistemi di difesa e sicurezza dovrebbero essere rivalutati, perché in Italia - nel recente passato - nelle manifestazioni sportive ci siamo comportati molto bene, non creando problemi di ordine pubblico e, soprattutto, dimostrando di saper organizzare eventi calcistici molto bene - conclude il presidente del Coni, a Lione per la partita dell'Italia -. E questo ci ha portato agli onori delle cronache, permettendoci di ricevere anche degli elogi".

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