Torino, la porta è aperta e Gabriel va in tuffo

Il brasiliano tornato al Milan può trasferirsi a Torino. Che sfida a Gomis
Torino, la porta è aperta e Gabriel va in tuffo© MOSCA

TORINO - Nuovo corso e porte aperte. Lo ha detto alla presentazione, serafico, Sinisa Mihajlovic: «Qualcuno arriverà, qualcuno partirà». Lavori in corso, dunque. E ogni ruolo è sottosopra. A cominciare dal numero uno, perché Daniele Padelli, come tutta la squadra d’altronde, è reduce da una stagione altalenante, ricca di bassi e pochi alti. E con l’allenatore serbo può esserci spazio per un giovane, fra i pali, proprio come successo al Milan. Quindi, zero paura di lanciare un Alfred Gomis di ritorno dall’esperienza a Cesena, per esempio. Oppure Gomis messo in concorrenza contro un altro estremo difensore promettente. Difatti, il nome caldo, adesso, è quello di Gabriel che rientra sì in rossonero dopo il prestito al Napoli ma è pronto a rifare le valigie e trasferirsi sotto la Mole.

L'IDENTIKIT - L’identikit Il brasiliano piace e ha un potenziale ancora non espresso appieno. Si è intravisto nel campionato disputato con il Carpi e coronato con la clamorosa promozione in Serie A. Lì, finalmente, ha potuto giocare con continuità, dimostrando di avere grandi qualità, tecniche e fisiche (è alto 1,93). Reattivo, forte tra i pali, bravo anche con i piedi. Nel Napoli, invece, ha vissuto una stagione all’ombra di Pepe Reina, leader degli azzurri e... insostituibile. Una buona gara in Europa League, una partita invero infelice in campionato contro l’Udinese... Adesso ha bisogno di rimettersi in ballo in un club che gli dia delle possibilità di giocarsi il posto.

TRATTATIVA AVVIATA - Gabriel può arrivare, il Toro l’ha richiesto. Non sembra ci siano ostacoli e la trattativa è ben avviata. Il ventitreenne è legato ai rossoneri fino al 2018 e secondo “transfermarkt” ha una valutazione di 2,5 milioni. Quella granata può essere una piazza ideale per affermarsi. Per di più con le giuste ambizioni, visto che si vuol andare oltre il dodicesimo posto conquistato quest’anno con Giampiero Ventura.

IL TRANSALPINO - Il transalpino E al Toro piace anche Benoît Costil, classe 1987, portiere del Rennes, il club al quale torna Sanjin Prcic: il bosniaco, infatti, non è stato riscattato. Costil, che ha solo un altro anno di contratto, è nel mirino di Nizza e Marsiglia. Attualmente è agli Europei come terzo portiere della Francia alle spalle di Hugo Lloris (Tottenham) e Steve Mandanda (OM).

IL VIA VAI - E Padelli? La situazione è abbastanza chiara: ha un contratto che scade nel 2017 e che non è stato rinnovato (mentre praticamente tutta la squadra ha allungato, da Bovo a Bruno Peres, da Moretti a Vives, da Maxi Lopez a Maksimovic, da Glik a Molinaro...). Anche questo è un segnale che può partire. Il valtellinese piace a Sampdoria (dove è già stato) e Fiorentina, ma finora si tratta di semplici sondaggi. Timidi messaggi da Atalanta e Palermo. Anche l’uruguaiano Salvador Ichazo può cercare spazio altrove. Per lui, classe ‘92 con poche presenze all’attivo, resta il Cesena che perderà Alfred Gomis, appunto, di rientro in maglia granata. Da registrare pure un interessamento del Penarol, per un eventuale ritorno in Patria. Ricapitolando, la porta del Toro è aperta, praticamente spalancata. E Mihajlovic non ha certo paura di affidarla a un ragazzo di prospettiva. «Se sono bravi, i giovani con me giocheranno». Nessuna preclusione, dunque, e carta di identità bandita dallo spogliatoio. Conta il campo. E basta. E in ritiro, a Bormio, sarà subito sfida nella sfida.

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