© EPATORINO - A due passi dal casinò di Montecarlo si vive molto bene. Soprattutto quando si va ad abitare in uno dei gioielli più scintillanti (e ricchi) della Riviera per giocare a pallone strapagati, con la consapevolezza di poter puntare ai vertici di un campionato che, Psg a parte, non presenta difficoltà insormontabili. Così è per Kamil Glik, ormai ex capitano granata di lungo corso, attualmente impegnato agli Europei con la sua Polonia che, peraltro, ha appena conquistato l’accesso ai quarti di finale a spese della Svizzera, vicinissimo alla firma del contratto che lo legherà al Monaco. Il polacco ha infatti trovato l’accordo per un quinquennale con un ingaggio di due milioni di euro a stagione più premi. Per quel che riguarda il cartellino del giocatore Torino e Monaco stanno lavorando per limare le ultime differenze tra domanda e offerta e per raggiungere in tempi brevissimi un’intesa sulla base di dodici milioni di euro più bonus che dovranno essere versati nelle casse granata. Insomma, la chiusura è attesa entro mercoledì salvo complicazioni dell’ultima ora. A vicenda conclusa, il club del presidente Urbano Cairo avrà messo a segno un’altra plusvalenza da urlo dopo quelle centrate, negli anni scorsi, con le cessioni di Angelo Ogbonna, Ciro Immobile, Alessio Cerci e Matteo Darmian. E così una forte iniezione di liquidi sarà a disposizione dei dirigenti granata e sarà riversata immediatamente sul mercato per soddisfare le richieste di Mihajlovic.
Obiettivi Grazie dunque alla cessione dl polacco economicamente molto rilevante il Torino potrà chiudere definitivamente alcune trattative avviate nelle scorse magari già entro la fine di questa settimana. Detto (nell’articolo sopra) di Iago Falque e Adem Ljajic, i discorsi granata riguarderanno altri profili da tempo nel mirino. Nell’ancor teorico mosaico che il club vuol comporre soprattutto grazie alle indicazioni di Mihajlovic, spiccano due profili ritenuti ideali per le esigenze del futuro Torino. Entrambi, per il momento, sono a Milano, sponda rossonera: il portiere brasiliano Gabriel e il centrocampista sloveno Juraj Kucka, eliminato proprio ieri dagli Europei con la sua Slovacchia. Si tratta di due obiettivi sensibili, importanti, non facili da raggiungere ma trattabili.
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