© CameraSport - Craig Mercer AG ALDO LIVERANI SASTORINO - C’è una maravilla nel futuro della Juventus. O perlomeno è ciò che auspicano i vertici del club bianconero e (hai visto mai...) lo stesso Alexis Sanchez, felice a Londra però a “rischio” di essere felicissimo a Torino. Dove - per esser chiari - vorrebbero accoglierlo non soltanto l’amministratore delegato Beppe Marotta e il direttore sportivo Fabio Paratici, ma anche il tecnico Massimiliano Allegri, sempre più convinto delle qualità tecnicotattiche-psicologiche del cileno. Sarebbe l’ideale trait d’union fra la storia riscritta negli ultimi cinque anni di vita juventina e la stagione che verrà, potenzialmente ai confini della leggenda.
EVOLUZIONI - Il 27enne di Tocopilla, reduce dal secondo trionfo di fila con la sua Nazionale in Coppa America, ha un contratto biennale con l’Arsenal. Ma il suo destino, più che alla continuità temporale dell’accordo con i Gunners, è legato a variabili differenti. E Arsene Wenger, che non vorrebbe mollare di un centimetro pur di trattenere il sudamericano, attende con fiducia l’arrivo di un attaccante dal profilo internazionale: in pole, ora come ora, c’è il francese Alexandre Lacazette, 25 anni, 23 gol segnati in 43 partite giocate nell’ultima stagione con il Lione (cui è legato da un’intesa triennale), la squadra di una vita intera. Gli inglesi stanno insistendo per un calciatore dalle caratteristiche diverse da quelle di Sanchez, ma evidentemente ben integrabile nel contesto tattico dei Gunners.
La Juventus monitora con attenzione le evoluzioni del mercato dell’Arsenal in entrata, visto che grazie all’eventuale nuovo ingresso in rosa la partenza del Niño Maravilla diverrebbe un’ipotesi concreta. Elemento ritenuto praticamente perfetto per prendere il posto di Alvaro Morata, rientrato al Real Madrid. Elemento che in corso Galileo Ferraris valutano intorno ai 30 milioni di euro, con succosi bonus in aggiunta, al punto da rasentare quota 35. Ma ai club d’Oltremanica non basterà arricchirsi con i proventi dai diritti televisivi: no, la dirigenza supportata da Wenger intende guadagnare ancor di più, perciò ha “sparato” una richiesta di 45-50 milioni.