© BartolettiROMA - Un appello alla società per diminuire il gap dalla Juventus e poter così lottare per lo scudetto: è quello che Francesco Totti fa nel primo giorno di ritiro della Roma a Pinzolo. Il capitano giallorosso, intervistato dall'emittente ufficiale di Trigoria, non si nasconde e riconosce il divario dai campioni d'Italia. "Prima di una nuova stagione - le parole del numero 10 - si parla sempre di obiettivi: lo scudetto, la Coppa Italia, la Champions... E, quando parli, speri sempre di ottenere il massimo, ma sappiamo che è dura perché di fronte a noi c'è un avversario più competitivo e forte, cioè la Juventus. Lo ha dimostrato in questi ultimi cinque anni, ma spero che Spalletti e la società riescano veramente a diminuire il gap per poter ambire ad uno dei trofei più importanti che c'è".
CURVA? PRONTO A SCENDERE IN CAMPO - "Spero che quest'anno i tifosi ci diano davvero un grande aiuto ritornando allo stadio. Va trovata una soluzione per questa Curva Sud perché non se ne può più, sia noi che giochiamo sia loro che non possono venire allo stadio. Se c'è bisogno di fare qualcosa sono pronto a scendere in campo anche io per aiutarli e tornare veramente a come era una volta, tutti uniti per un unico obiettivo". Così il capitano della Roma a proposito della protesta della tifoseria romanista nella passata stagione, tifoseria che è rimasta fuori dall'Olimpico per protestare contro le barriere divisorie inserite all'interno del settore per ragioni di sicurezza.
"Quando Spalletti valuterà di avere bisogno di me io ci sarò come ho sempre fatto. Io cerco sempre di dare il massimo, di mettermi a disposizione del mister. Io Spalletti lo conosco meglio di tutti gli altri e so a cosa andiamo incontro - spiega il numero 10 -. Con lui si fa una preparazione diversa dalle altre, si lavora duro, ma bene, si fatica il giusto. Poi con il sorriso, con il dialogo, col rispetto reciproco, si lavora con serenità". Quello attuale sarà il 25/o ritiro di Totti in giallorosso: "Dovrebbe essere speciale, è il 25 consecutivo con la stessa maglia, non so quanti giocatori lo hanno fatto, per me è un orgoglio, una cosa che ho sempre voluto, fin da bambino ho sempre voluto indossare un'unica maglia e fortunatamente ci sono riuscito - aggiunge -. Quando guardo indietro vedo tante cose belle, quelle che ho fatto io e quelle fatte dalla squadra, trofei vinti, che non sono pochi come dicono, ma io spero di aggiungerne ancora di più anche se so che non sarà facile".