Euro 2016, Germania-Italia 7-6 (d.c.r): azzurri ko ai rigori, tedeschi in semifinale

Ozil-Bonucci: i tempi regolamentari finiscono 1-1. Ai rigori sbagliano Zaza, Pellè, Bonucci e Darmian
Euro 2016: Germania-Italia finisce ai rigori 7-6 per i tedeschi, le immagini della sfida

TORINO - L'Italia esce nel modo più amaro: ai rigori (7-6). Gli azzurri riescono a pareggiare (1-1) la partita ai tempi regolamentari ma poi devono lasciare strada ai campioni del Mondo: in semifinale ci va la Germania. E' stata un'Italia coraggiosa, che non si è demoralizzata dopo essere andata sotto per un gol di Ozil. Ha sfruttato al massimo l'errore di Boateng in area (palla colpita di mano), con Bonucci che ha trasformato il rigore. Poi i penalty finali. Sbagliano Zaza, Pellè, Bonucci e Darmian. Così fa male, ma il percorso dell'Italia rimane superiore alle aspettative, considerate anche tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare, a cominciare dagli infortuni. L'era Conte finisce qui, da domani si riparte con Ventura. 

EMOZIONI NEL FINALE DI PRIMO TEMPO - Come previsto, De Rossi non ce la fa e si accomoda in panchina: al suo posto c'è Sturaro, con Parolo davanti alla difesa. Per il resto è confermata la squadra titolare. A sorpresa invece la Germania dietro si schiera a tre: dentro Howedes al posto di Draxler, strepitoso contro la Slovacchia. Dopo un quarto d'ora la Germania deve già cambiare: entra Schweinsteiger al posto di Khedira, che si infortuna in occasione di un contrasto con Chiellini. Le due squadre si temono. I tedeschi hanno in mano il pallino del gioco, ma i ritmi non sono altissimi, gli azzurri provano a scatenare il contropiede soprattutto con Eder e Florenzi e con le sponde di Pellè. Al 27' Schweinsteiger segna, ma per colpire di testa affonda De Sciglio, l'arbitro Kassai annulla. Il primo tempo si anima nel finale. Prima arriva un colpo di testa alto di Gomez. Poi un batti e ribatti pericoloso in area azzurra concluso debolmente da Muller. Dall'altra parte Italia vicinissima al gol al 44': Giaccherini scappa alle spalle della difesa tedesca, mette al centro ma nessuno riesce ad intervenire, da fuori area poi ci prova Sturaro, Boateng salva deviando in angolo. 

BONUCCI RISPONDE AD OZIL - La Germania comincia bene la ripresa. Al 54' Florenzi salva sulla linea con un'acrobazia su un tiro di Muller a porta vuota. Dieci minuti dopo i tedeschi passano. Gomez sulla linea del fallo laterale riesce a servire l'accorrente Hector sulla destra, cross al centro, devia Bonucci ma arriva Ozil che anticipa tutti e mette in porta. L'Italia sbanda, Buffon la tiene in partita con una super parata su un tacco di Gomez. Gli azzurri ci provano con Pellè, ma la sua girata di prima intenzione finisce fuori. L'Italia riesce a pareggiare al 78'. Boateng tocca di mano in area un pallone crossato da Florenzi. E' rigore. L'esecuzione di Bonucci è perfetta. La squadra di Conte in contropiede mette paura ai tedeschi: Pellè conclude male un'ottima ripartenza. Il primo cambio Italia arriva all'86': esce uno stanchissimo Florenzi ed entra Darmian. Dopo tre minuti di recupero l'arbitro fischia: si va ai supplementari. Nel primo tempo non ci sono grandi emozioni. Il secondo, invece, comincia con una girata pericolosa di Draxler davanti alla porta che per fortuna finisce alta. Al 106' Conte sostituisce Eder, zoppicante, con Insigne. Poi proprio nel finale fa entrare Zaza al posto di Chiellini in vista dei penalty. E' ancora 1-1: si va ai rigori.

RIGORI MALEDETTI - I tedeschi scelgono di tirarli sotto la curva italiana. Insigne e Kroos segnano. Zaza lo tira altissimo, ma Buffon para su Muller. Barzagli non sbaglia, Ozil invece prende il palo. Pellè però, dopo aver "sfidato" Neur, tira fuori. Draxler segna, Bonucci se lo fa parare. Tutto sui piedi di Schweinsteiger: alto. Si prosegue. Giaccherini e Hummels non sbagliano, neanche Parolo e Kimmich. De Sciglio: traversa interna e dentro. Boateng senza problemi. Neuer para il rigore debole di Darmian, Buffon invece intuisce ma non riesce a respingere su Hector. Siamo fuori. 

GERMANIA-ITALIA: TABELLINO E STATISTICHE

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