Spazio al riscaldamento prima e dopo l’attività

Lesione agli adduttori, la parola al medico:? "E' un infortunio che può capitare ?a qualsiasi livello ?e disciplina"
Spazio al riscaldamento prima e dopo l’attività© EFE

Molti spagnoli, soprattutto quelli che non tifano Real Madrid, oggi sono un po’ più contenti. Perché il talento croato Luka Modric salterà per precauzione l’ultima gara del gruppo D contro le Furie rosse. C’ha pensato il medico della sua nazionale, Boris Nemec, a spiegare la situazione dopo che il giocatore era stato costretto alla sostituzione dopo circa un’ora della sfida contro la Repubblica Ceca: «Ha una piccola distrazione all’adduttore e temo che non potrà essere disponibile per l’ultima partita del girone». Il riposo del centrocampista sembra quindi inevitabile, in virtù del fatto che gli uomini di Cacic sono a un passo dagli ottavi, e lì il genio del neo campione della Champions League sarà indispensabile.

MODRIC OUT. Nel caso di Modric non si è arrivati a una lesione, ma solo a una distrazione. Gli infortuni agli adduttori, però, sono tra i più frequenti nel mondo del calcio. «Nei calciatori - spiega il dottor Michele Palmieri, specialista ortopedico dell’Ospedale di Poggibonsi - i muscoli sono sottoposti a forti contrazioni eccentriche durante le accelerazioni, i movimenti laterali, gli arresti improvvisi e i cambi di direzione. E in atleti del livello di Modric, sono ripetuti a elevate intensità: è il motivo per cui è un tipo di infortunio molto frequente in questo sport».

I CASI Più GRAVI. Un altro big del calcio europeo, il tedesco Reus, aveva dovuto rinunciare alla partecipazione a Francia 2016 per lo stesso problema, ma di ben altra entità: «Naturalmente ci sono vari livelli - continua il dottor Palmieri - Si va dalle lesioni di primo grado, in cui si ledono solo poche fibre muscolari, a quelle di secondo, in cui il contingente di fibre coinvolte è più consistente, e fino al terzo grado, in cui il muscolo appare interrotto nella continuità in modo pressoché completo».

IL RECUPERO. Modric sembra poter recuperare in breve tempo ed essere in campo agli ottavi di finale, il primo turno a eliminazione diretta: «La durata del recupero - chiarisce l’ortopedico dell’ospedale toscano - dipende dalle caratteristiche dell’atleta: riposo, crioterapia e terapia fisica nella fase acuta. Non appena il dolore è il gonfiore si sono attenuati, si può riprendere l’allenamento con la dovuta cautela e gradualità. Spesso, infatti, superare la soglia del dolore si traduce nell’allungamento dei tempi di recupero. Sono fondamentali anche gli esercizi di stretching, che rendono elastico il tessuto riparativo, e terapie fisiche come tecar e laser».  

LA PREVENZIONE. Frequente nel mondo del calcio, è un tipo di infortunio che può però accadere in tante discipline sportive e a tutti i livelli. «Purtroppo non ci sono distinzioni da fare in questo senso - conclude il dottor Palmieri - è quindi importante prevenire le lesioni con un corretto riscaldamento muscolare e stretching, sia in fase preparatoria sia defatigante, e anche con l’utilizzo di attrezzatura tecnica adeguata al tipo di sport, per proteggersi dal freddo nei momenti di recupero».

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