TORINO - La signora Yeo Moriba è il vero punto di riferimento del centrocampista bianconero Paul Pogba, stella di Francia. E racconta a www.republicain-lorrain.fr l’ascesa del figliolo, dagli inizi parigini alla "fuga" a Manchester e poi a Torino. Intanto, la testa mette in pratica le sue idee: «Gli do indicazioni per i tagli di capelli, cambio di continuo…». La signora, separata dal marito da quando Pogba era piccolissimo, ha allevato il Polpo e i gemelli Mathias e Florentin (25 anni), anche loro calciatori, con grande carattere. «Giocavano sempre, tutti i giorni. Per farli rientrare a casa dovevo chiamarli quattro, cinque volte dal balcone: rientrate, è l’ora - racconta dalla casa di Bussy-Saint-Georges (Seine-et-Marne), un regalo di Paul - . Ho fatto molti sacrifici per i ragazzi e ringrazio il buon Dio. Li ho dovuti calmare, erano sempre in movimento…». Nel calcio erano bravi e così tanti osservatori cominciavano a fare offerte per reclutarli. «Il più dotato era Paul, il più piccolo». E mamma Yeo diventa un mastino per difenderlo. Per esempio da Jean-Michel Aulas che lo definisce un cattivo esempio quando lascia la Francia a 15 anni. «Non ho apprezzato, sono intervenuta, ho alzato la voce…. Mi accusavano di aver venduto mio figlio, che lo United mi aveva dato una casa: tutto falso». E poi il rendez-vous con Alex Ferguson, quando il contratto con lo United era in scadenza. «E’ venuto da solo. Ci siamo riuniti con i fratelli di Paul e abbiamo deciso: Paul non rinnova. Ho cominciato a conoscere il mondo del calcio, per non farmi imbrogliare. Mi ascoltano, tutti e tre. E mi consultano.Ferguson dopo il no ha messo fuori squadra Paul e lui ha pianto nell’ufficio…». Quindi la Juve. I titoli di campione d’Italia e ora la grande occasione: «Mi ha detto che deve vincere gli Europei, c’è il vantaggio di giocare in casa…».