© Marco Canoniero/SyncLIONE - Conte è arrivato alla soglia dell’ultima avventura all’italiana. Già formalmente all’estero, in vista poi di superare la Manica e approdare in Inghilterra al Chelsea. Ma sostanzialmente e spiritualmente ancora ben calato dentro patriottici disegni: con la maglia azzurra addosso e, nel cuore, la voglia di centrare un risultato straordinario, storico, a questi Europei. Conferenza della vigilia per il nostro ct: domani sera alle 21 Belgio-Italia. Ecco il resoconto.
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GRANDI EMOZIONI E PRETATTICA - "Stamane in allenamento abbiamo ultimato la preparazione in vista della partita di domani. C’è grande emozione da parte mia. Sono manifestazioni importanti che ho vissuto da calciatore, e ora le vivo da ct. E’ un momento di grande orgoglio, soddisfazione, ma anche di responsabilità. Ho cercato di fare le cose nel migliore dei modi, abbiamo lavorato tanto, sono contento. La formazione? La scoprirete domani alle 21".
IL BELGIO E’ FAVORITO - "Witsel ha detto che vedremo un Belgio di guerrieri? Ci auguriamo tutti che domani sia una bella gara. Però i guerrieri in campo saranno 46, 23 per ciascuna Nazionale. Abbiamo la Nazione dietro. Tutti quanti ci metteremo qualcosa in più per essere guerrieri. Ma serve anche usare bene la testa e tradurre sul prato quello che abbiamo preparato. Il Belgio, per bravura loro, in questo periodo e per il futuro hanno giocatori giovani di grande talento e capacità. Stanno lavorando bene sul movimento calcistico, complimenti a loro. Penso anche a chi starà in panchina, per sottolineare bene l’entità di questa nazionale, che - ribadisco - è una delle favorite per la vittoria dell’Europeo".
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LE ALTRE PARTITE - "Il nostro cambio di programma tra Montpellier e Lione? Faremo così anche nel prosieguo del torneo. E’ mia abitudine non far svolgere un allenamento nel pomeriggio nello stadio della partita, ma al mattino, e poi viaggiare: e fare solo un sopralluogo sul prato dove si giocherà. Le prime partite stanno già dimostrando che ci sono squadre forti che mantengono i favori del pronostico, altre invece sono state raggiunte alla fine anche per sfortuna. La nostra gara sarà una delle più interessanti di questa prima fase del torneo. Le due squadre vorranno giocare e dare spettacolo, come nell’amichevole, pur da noi persa, di novembre. Bisogna essere preparati mentalmente per andare avanti".
BELGIO PIU’ DEBOLE? NO - "I problemi del Belgio in difesa? Di lacune ne parlate voi giornalisti. Da loro giocheranno un portiere del Chelsea, Courtois. Un giocatore del Barcellona, Vermaelen. Due del Tottenham, Vertonghen e Alderweireld. Poi vedremo chi sarà il quarto difensore, nelle scelte loro. Al di là delle assenze in difesa, il Belgio continua ad avere pochi punti deboli. E’ una squadra forte con qualità davanti e sostanza a centrocampo. Un’ottima Nazionale che può far parlare tanto. Con una difesa esperta".
OBIETTIVI E CAMALEONTISMO - "Dove possiamo arrivare? La verità sta sul campo. Dovremo essere bravi ad arrivare dove meritiamo di arrivare, senza rimpianti. Può significare esser eliminati subito o raggiungere la semifinale o la finale. Dovremo dimostrato sul campo di meritare qualcosa. Se no, sarà giusto uscire. Senza recriminazioni. Sapendo di aver dato tutto e fatto tutto quello che si poteva dare e fare. Questa squadra durante la partita non rimane con un sistema fisso in campo, ma ne propone diversi in entrambe le fasi di gioco. E’ un gioco camaleontico, il nostro, e ci siamo arrivati per gradi. In questi due anni i ragazzi mi hanno dato grandi soddisfazioni. Non è facile in pochi giorni recepire tutte le situazioni. Di sicuro i concetti di calcio che seguiamo sono stati recepiti. Nella stessa partita adottiamo diverse situazioni tattiche per creare difficoltà e per essere quanto più compatti nella fase difensiva".