Euro 2016, Chiellini è carico: «In Nazionale lo spirito Juve»

Il difensore dell'Italia: «Abbiamo fatto qualcosa di importante anche quando sembrava impossibile: vogliamo trasmettere questo principio ai compagni in azzurro»
Euro 2016, Chiellini è carico: «In Nazionale lo spirito Juve»© ANSA

FIRENZE - «Non mi mettete in bocca cose su questo fronte. Noi pensiamo al presente, all'Europeo, qualsiasi allenatore verrà, sarà il benvenuto, non dico nient'altro perché potrei essere strumentalizzato». Così il difensore della Nazionale, Giorgio Chiellini, ha risposto a chi gli chiedeva un commento sul dopo Conte e su Ventura, in pole per ereditare la panchina azzurra. L'occasione dell'incontro è stata la presentazione, al Puma store di Firenze, della nuova scarpa e dei guanti da portiere della collazione evoPower Tricks. «Conte? Penso che non sia stato semplice passare dal club alla Nazionale perché sei abituato ad allenare tutti i giorni, ed invece in ogni raduno se non devi ricominciare da zero, devi comunque cambiare persone e giocatori, quindi un minimo di adattamento lo ha dovuto fare - ha ripreso il calciatore -. Credo però che si sia calato bene nel ruolo e vuole arrivare come noi al meglio per fare bene all'Europeo. Il mister comunque rimane quello, non cambia più di tanto. Ha temperamento e le sue caratteristiche sono rimaste le solite».

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EUROPEI «Mi auguro di incontrare la Francia. Spero di incontrarli più lontano possibile nella competizione ma se c'è una partita che vorrei disputare è quella con i francesi perchè sono i padroni di casa, credo che siano anche i favoriti per la vittoria della manifestazione e quindi spero di affrontarli». È l'auspicio di Giorgio Chiellini nel cammino dell'Italia a Euro 2016. «La Nazionale italiana - aggiunge il difensore - sarà un grande gruppo che metterà a disposizione tutto quello che avrà. Lavoreremo insieme per fare il massimo e poi quando il mister sceglierà i 23, quel gruppo andrà sicuramente in Francia per fare qualcosa di importante, con le nostre caratteristiche, e con grande umiltà ma anche qualcosa di incredibile».

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IL DEBUTTO - «La prima partita di un torneo non è mai stata decisiva. Sarà importante per iniziare bene, ma non decisiva. Anche perché si può passare come terza migliore classificata, e lo sarà ancora di meno». Lo ha detto il difensore della Nazionale parlando della sfida con il Belgio che aprirà l'Europeo dell'Italia. «Daniele De Rossi è un grande giocatore, non ha fatto tutte quelle partite in Nazionale per caso. Chiaramente poi deciderà il mister, noi siamo un grande gruppo, ora saremo in 30, poi dovremmo diventare 23 e ci sarà grande rammarico da parte di tutti di non poter condividere con queste persone l'avventura degli Europei» ha ripreso il difensore che spera di avere un altro jolly da giocarsi.

LA JUVE - L'annata bianconera è stata da incorniciare: «Mi porto dietro la consapevolezza di aver fatto qualcosa di importante anche quando sembrava impossibile - ha concluso Chiellini -. È questo il principio che dobbiamo riuscire a trasmettere anche ai nostri compagni in Nazionale. Il modulo con la difesa a 3 in Nazionale come nella Juventus? Abbiamo la possibilità di poter continuare a giocare a tre, abbiamo fatto ottime cose con questo modulo, ma se ci dovesse essere occasione di cambiare, non ci sarebbero assolutamente problemi»

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PRONTI - «Anche altre volte siamo partiti in seconda fila, l'importante è avere grande consapevolezza dei propri pregi ma anche dei propri difetti. Credo che arriveremo in Francia preparati». Così Chiellini ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull' Italia outsider all'Europeo. L'occasione è stata la presentazione della nuova scarpa e dei guanti da portiere della collezione evoPower di Puma. «Gli infortunati? Fanno parte del gioco, bisogna passare oltre» ha ripreso lo juventino ed a chi gli ha fatto notare che sarà una nazionale con tanti bianconeri Chiellini ha replicato: «Alla fine sono un pò di anni che la Juventus porta tanti giocatori in azzurro perchè ha puntato su un nucleo storico di calciatori italiani, cosa che ha dato frutti, e per fortuna anche altre squadre stanno percorrendo quella strada. C'è grande voglia di far bene e di fare un qualcosa che nessuno avrebbe pensato, come è successo a noi in campionato dopo quell'inizio. Abbiamo come squadra un organizzazione ed un collettivo come pochi in Europa hanno. Si parlerà sempre delle assenze ma all'Europeo possiamo mettere in campo una squadra con molta qualità. Dobbiamo essere bravi a difendere bene, caratteristica principale da sempre italiana, poi se saremo equilibrati, compatti, solidi, faremo paura a tutti»

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