Euro 2016, Bernardeschi: «L'Europeo? Un punto di partenza»

Il giocatore della Fiorentina: «Ma ora voglio vincere. Ai più giovani dico: il talento non basta ma guai accontentarsi»
Euro 2016, Bernardeschi: «L'Europeo? Un punto di partenza»© LaPresse

FIRENZE - Può il più giovane di una Nazionale che sta per debuttare agli Europei distribuire consigli e raccomandazioni? Sì se si chiama Federico Bernardeschi, ha un grande futuro davanti, un presente entusiasmante e già una storia alle spalle, legata al club di appartenenza, la Fiorentina: Bernardeschi è il primo giocatore della storia viola ad essere arrivato in Nazionale con la stessa maglia che indossa da quando aveva 9 anni. Di strada quindi ne ha fatta il 22enne originario di Carrara come l'amico Buffon ("Per tutti in città Gigi è un dio e lo è anche per me, i suoi consigli sono preziosi") ma ovviamente il bello deve ancora venire. "Cosa mi sento di dire a chi è più giovane di me? Che il talento da solo non basta, servono anche altre componenti, lo spirito di sacrificio e l'impegno ogni giorno a dare sempre tutto. Mai perdersi perché poi diventa difficile ritrovare la strada".

UMILTA' E LAVORO -  Lui ha studiato le gesta di Shevchenko, il campione preferito, ma soprattutto ha fatto tesoro degli ammonimenti del padre cavatore di marmo: restare umili e lavorare sodo. Un padre che solo martedì scorso, a convocazione ufficiale del figlio, gli ha detto davanti alle telecamere quanto è bravo. "È stata una forte emozione, lui è sempre stato molto critico, questo mi ha fatto crescere. E oggi sono sempre più esigente con me stesso, non mi accontento mai, d'altronde sono di Carrara, tosto e duro. Studio da trequartista ma per il bene della squadra mi adatto a tutto". È la mascotte dell'Italia, può diventare la sorpresa: da numero 10 viola ("Thiago Motta merita di averlo in azzurro, è un grande") ha giocato 41 gare con 6 gol: "Se ha temuto De Rossi di non entrare nei 23 figurarsi il sottoscritto. Per fortuna ce l'ho fatta. Andare all'Europeo è un punto di partenza, un sogno. Ma ora non mi accontento, voglio vincerlo". L'unico vezzo sono i tatuaggi, ne ha perso il conto. "Uno nuovo per l'Europeo? Ancora non ci ho pensato. Vedremo". Prima c'è da vivere il sogno

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