Euro 2016, Candreva: «Italia, niente calcoli. Ricordiamoci del Mondiale...»

Il centrocampista azzurro: La Svezia vorrà fare la partita di vita, sarà una gara dura,
Euro 2016, Candreva: «Italia, niente calcoli. Ricordiamoci del Mondiale...»© LaPresse

MONTPELLIER - L’uomo senza fascia al braccio, ma della fascia tra i piedi, oscilla anche a parole: è uno stantuffo per eccellenza, Candreva. Ed è reduce dalla buona prova con il Belgio, intessuta nella sostanza e nella qualità. Con la perla dell’assist perfetto per Pellè in occasione del 2 a 0.

NIENTE CALCOLI - «La qualificazione non è ancora sicura, sarebbe sbagliato fare dei calcoli già oggi, l’esperienza del Mondiale brasiliano insegna. Là perdemmo due gare e fummo eliminati, dopo aver vinto il primo incontro. In vista della Svezia, stiamo recuperando le energie con il riposo e con il lavoro mirato. E’ dal 18 maggio che stiamo svolgendo una preparazione atletica apposta per affrontare un torneo così impegnativo».

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CONTRO CHIELLINI - Lo svedese Ekdal pizzica l’Italia dal ritiro della sua Nazionale. Ha detto che Chiellini è facile ai tuffi. «Forse gli fanno troppi falli, ecco perché si tuffa!», replica Candreva. «A parte gli scherzi, stiamo preparando bene la gara contro di loro, oggi abbiamo fatto le prime prove per mettere in difficoltà la Svezia venerdì a Tolosa. Tutte le gare vanno affrontate come con il Belgio. La Svezia vorrà fare la partita di vita, sarà una gara dura, ma noi già lo sappiamo e vogliamo chiudere il discorso qualificazione già venerdì».

LA JUVE LO SCARTO’ - La Juve lo scartò nel 2010, e da tempo Candreva è uno degli azzurri più seguiti sul mercato: come possono cambiare le situazioni. «E’ stata comunque un’esperienza positiva. Giocai non nella miglior Juve, ma ero anche molto giovane, al primo anno di A. Arrivai troppo presto, non sapevo la mia collocazione tattica migliore in campo. Poi c’erano anche difficoltà di squadra e ciò mi ha penalizzato. Ma poi con il passare degli anni e la costanza del lavoro ho raggiunto la maturazione giusta. Lotito? No, non l’ho incontrato dopo la partita a Lione, ero all’antidoping. Il suo giudizio su di me? Penso che sia contento per l’Italia, poi la prova dei singoli conta fino a un certo punto. Noi qui pensiamo innanzi tutto a fare bene come squadra».

SU IBRA - «Ibrahimovic è un giocatore fantastico, da solo può mettere in difficoltà una squadra intera con i suoi colpi grandiosi, ma noi dobbiamo fare la partita su noi stessi, sulla nostra organizzazione di gioco, sulle nostre capacità: con le accortezze giuste per giocare sui loro punti deboli e per bloccare i loro punti di forza. Ibra ha dimostrato in campo il suo valore, è un grandissimo campione. Noi siamo quattro volte campioni del mondo, ma ogni volta ci sono grandissime aspettative e dobbiamo dimostrare sempre il nostro valore».

LA CRIOTERAPIA A -110 - La crioterapia è stata utilizzata da alcuni azzurri, martedì, per recuperare prima dallo stress fisico della gara di lunedì. Ma Candreva ha preferito esimersi... «I compagni che l’han provata hanno detto che non è stata un’esperienza piacevole, gliela lascio volentieri! Non l’ho mai fatta, io».

LA RIVALITA’ - Juventini, romanisti, laziali, milanisti, interisti... C’è di tutto nella Nazionale, ma il gruppo «è unito. Noi in Nazionale non parliamo di club o di quello che si è fatto in campionato, qui è un altro ambiente, la viviamo in modo diverso, siamo concentrati sugli allenamenti, sul preparare le partite. Si parla solo di Italia, non emergono le rivalità del campionato, non ci sono proprio problemi».

IL RUOLO GIUSTO - «I miei modelli col numero 7? Non ne ho, perché prima non svolgevo questo tipo di ruolo, da giovane, a inizio carriera. Da un po’ ho trovato la collocazione tattica giusta per esprimermi al meglio, spero di continuare su questa strada».

LA MENTALITA’ JUVE - Bonucci ha detto che lui, Buffon, Chiellini e Barzagli stanno trasferendo la mentalità vincente bianconera a tutti gli azzurri: «La loro importanza è che sono dei grandi campioni, hanno tanta esperienza in campo internazionale, possono darci un consiglio, sono dei punti di riferimento e noi andiamo loro dietro. Sono abituati a vincere su questi grandissimi palcoscenici. Noi siamo sulla stessa strada loro».

DEDICATO A... - «Marchisio e Verratti ci sostengono da sempre, sono stati sfortunati per via degli infortuni, sono i nostri primi tifosi. Giochiamo anche per loro. Siamo un bel gruppo, stiamo bene assieme, ci vogliamo tutti bene».

LA SICUREZZA - «Più o meno si sono viste tutte gare equilibrate all’Europeo. L’Irlanda contro la Svezia? L’Irlanda ha disputato una grandissima gara per sessanta minuti, poi è stata raggiunta sul pari, ma ha fatto una buona impressione. Timori per i parenti che ci seguono all’Europeo? I nostri amici e famigliari sono venuti a vedere la prima partita e non hanno avuto alcun problema».

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