Euro 2016 Italia, Conte: «Nel calcio nulla è scritto ma non ripetiamo l'errore del 2014»

Il ct degli Azzurri: «Quella esperienza deve essere una ferita che deve continuare a bruciare sulla pelle mia e dei giocatori, per insegnarci a trovare la strada giusta»
Euro 2016 Italia, Conte: «Nel calcio nulla è scritto ma non ripetiamo l'errore del 2014»© ANSA

LIONE (FRANCIA) - Conte è molto soddisfatto: orgoglio e gioia si mescolano con la necessità di bandire i voli pindarici. Ecco le sue parole subito dopo aver sotterrato tatticamente Wilmots (e la sua prosopopea): «Si sono affrontate due squadre in modo divertente. Non c’è niente di scritto nel calcio, lo si è di nuovo visto. Per fortuna c’è il campo e sul campo dobbiamo parlare con i fatti, non con le parole. Dobbiamo essere molto intensi per dare soddisfazioni a noi stessi e ai nostri tifosi. Ho un gruppo di uomini, prima che i calciatori. È fondamentale che scoppi l’alchimia giusta nella rosa. La soddisfazione più grande è aver visto la partecipazione di tutti, chi ha giocato e chi no: che gioia».

IL BRASILE INSEGNA - «L’unità del gruppo è fondamentale. E poi teniamo presente il ricordo molto fresco di quel che è successo due anni fa», ai Mondiali brasiliani, prandelliani. «Vincemmo con l’Inghilterra, e poi uscimmo. Quella esperienza deve essere una ferita che deve continuare a bruciare sulla pelle mia e dei giocatori, per insegnarci a trovare la strada giusta», in vista della Svezia e dell’Irlanda. «Adesso dobbiamo iniziare a non pensare più alla gioia per questa vittoria, focalizzandoci sul futuro. Ora continuiamo a dare tutto quello che abbiamo per meritare ogni passo che faremo. Anche nelle difficoltà i tifosi, se vedono che 23 giocatori danno tutto e sono disposti a buttare il sangue sul prato, apprezzano di sicuro la Nazionale, sempre. Ma non dite che adesso siamo favoriti. Per fare qualcosa di straordinario e non di ordinario non dobbiamo farci appagare la sete solo perché abbiamo vinto questa partita».

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LA SETE - «Abbiamo fatto qualcosa di importante in classifica, con questa vittoria. Ma non dobbiamo accontenarci. Dobbiamo fare qualcosa di straordinario per noi e per i tifosi, che ci seguono qui in Francia o che sono davanti alla tv in Italia. Ero molto, molto emozionato. Sentiamo tutti una grande responsabilità. È qualcosa di incredibile, di unico, indossare la maglia dell’Italia. Il Belgio anche stasera ha dimostrato la sua forza in toto. Il movimento calcistico belga è in ascesa, è una certezza. Siamo stati bravi a preparare bene la partita e a ribaltare i pronostici. È il bello del calcio. Con la passione, l’entusiasmo e la volontà puoi farcela. Sono molto contento per i ragazzi. Queste vittorie accrescono l’autostima, la credibilità di quello che facciamo. Mi auguro di continuare così. Ma il Belgio è forte, rimane una delle nazionali favorite».


LA RIVINCITA - «Ho fatto rivedere alla squadra la partita giocata a novembre, l’amichevole persa, quando avevamo comunque fatto una buona prestazione. Abbiamo studiato la rivincita analizzando bene anche quella partita. Con Wilmots ci eravamo affrontati da calciatori (e vinse Conte, agli Europei del 2000, ndr), mentre adesso siamo 1 a 1, come allenatori. Ciò che mi auguro per davvero è che questa vittoria regali ancor più autostima ai miei ragazzi».

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