Euro 2016, De Biasi spera in Conte: «Una mano per la mia Albania»

Il ct italiano sogna la qualificazione agli ottavi: «Per passare come migliore terza possono aiutarci il gruppo D e quello degli azzurri. Il mio tifo nella partita contro l'Irlanda sarà doppio»
Euro 2016, De Biasi spera in Conte: «Una mano per la mia Albania»© EPA

PERROS-GUIREC (FRANCIA)Conte, dammi una mano a portare l'Albania agli ottavi: da italiano a italiano, è il messaggio che Gianni De Biasi, ct della nazionale di Tirana, lancia a quello azzurro. «Battendo la Romania abbiamo compiuto un'impresa storica - dice all'Ansa dal ritiro in Bretagna -. Per passare come migliore terza una mano ce la possono dare il gruppo D e quello dell'Italia: il mio tifo nella partita con l'Irlanda si raddoppia, una vittoria ci darebbe speranza. E conoscendo Conte sono certo che l'Italia giocherà al massimo».

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QUANTI MESSAGGI - «Nella notte - prosegue De Biasi - ci ha telefonato il premier Rami: ha concesso il passaporto diplomatico a tutti. Vedo le foto di Tirana, la città vive una festa pazzesca. Noi con la vittoria di ieri ci siamo sbloccati, e sono certi che se arriveremo agli ottavi anche contro Germania o Inghilterra saremo un'altra squadra». Sul telefono di De Biasi arrivano messaggi di complimenti "come fosse Capodanno, Pasqua e il mio compleanno tutti insieme". E il tecnico italiano, legato all'Albania da un contratto fino al 2017, si identifica pienamente con il senso di appartenenza dei tifosi in maglia rossa, come dimostra la sua scelta di cantare l'inno prima delle partite: «Capisco Conte quando chiede agli italiani di vestirsi di azzurro: dovremmo avere anche noi quello spirito di appartenenza. Gli albanesi hanno subito la diaspora e la dittatura, hanno visto a lungo l'Italia come l'Eldorado: sono sparsi per l'Europa e quando incontrano la loro nazionale offrono lo spettacolo di una macchia rossa, e siamo sempre vincitori».

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DA PROTAGONISTI - Intanto, è arrivato il primo successo sul campo. «Abbiamo fatto tre grandi prestazioni, pagando un po’ l'inesperienza e qualche ingenuità tattica - ha raccontato De Biasi -. Contro la Svizzera in 10 avevamo avuto tre clamorose occasioni, con la Francia avevamo messo in difficoltà la squadra di casa fino a cinquanta secondi dal termine. Ieri abbiamo sofferto la pressione di dover vincere a tutti i costi, ma ora ci siamo liberati del dazio dell'esordiente assoluto. E sono certo che se arriveremo agli ottavi, proseguiremo il nostro Europeo non da comprimari, ma da protagonisti».

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