Euro 2016 Italia, Tavecchio: «Capisco il rammarico di Lippi ma le regole vanno rispettate»

Il presidente della Figc dopo la rinuncia dell'ex ct al ruolo di dt: «Quando è sorto un problema di interpretazione giuridica, ho subito investito la Corte federale, non avevo alternative»
Euro 2016 Italia, Tavecchio: «Capisco il rammarico di Lippi ma le regole vanno rispettate»© Marco Canoniero/Sync

MONTPELLIER (Francia) - Parla Tavecchio, seccato il giusto e amareggiato, al di là di alcuni sorrisi di facciata. Tocca al presidente federale mettere la faccia, il giorno dopo l’addio di Lippi, che ha deciso di non ricoprire più il ruolo di dt delle varie Nazionali azzurre. L’ex ct, campione del mondo nel 2006, aveva comunicato la sua decisione ieri, giovedì: «Rinuncio, non accetto strumentalizzazioni né voglio aggirare le regole. Dopo tanta attesa, avevo cominciato a capire che si sarebbe andati in questa direzione. Ma io e mio figlio abbiamo una dignità, uno stile e un’immagine da salvaguardare, quindi non ci prestiamo a certe scorciatoie». Come ormai noto, Marcello Lippi è stato “stoppato”, nei fatti, dalla formale incompatibilità tra il suo possibile incarico in Figc e il lavoro del figlio Davide, procuratore.

La replica di Tavecchio, adesso: «Sono sempre stato in contatto in questi periodi con Lippi. Sono insorti problemi giuridici e interpretativi, che riguardano il lavoro del figlio. Sapete quanto ho voluto questa scelta (Lippi dt al fianco di Ventura ct; ndr), ma poi non avevo alternative: non potevo che chiedere un parere giuridico autentico alla Corte federale, organismo massimo della giustizia sportiva, composto da alti magistrati che hanno il loro tempo. In questi giorni arriverà la pronuncia della Corte. Ho pregato Lippi di soprassedere e di valutare attentamente la questione. Al di là di questo non potevo andare. Io non prendo in giro nessuno. La situazione era chiarissima, ho dovuto prendere atto della situazione particolare. Capisco il rammarico di Lippi, ma la Figc ha regole che vanno rispettate. Io ho mandato la lettera alla Corte federale con la richiesta di un parere giuridico al più presto, il giorno dopo che è emerso il problema. Non so se si sarebbe risolto tutto, se Lippi avesse aspettato ancora un po'». E adesso, al posto di Lippi? «In questo momento il mio problema è la Spagna. Non penso assolutamente a nient’altro», il dribbling finale del presidente federale Tavecchio.

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