Euro 2016 Italia, Conte: «De Rossi? Sta meglio, ma serve il 120%»

Il ct azzurro alla viglia dei quarti di finale: «Affrontiamo un avversario più forte rispetto alla Spagna. Hanno tecnica, talento, fisico e organizzazione»
Euro 2016 Italia, Conte: «De Rossi? Sta meglio, ma serve il 120%»© Canoniero/Sportinfoto.com

BORDEAUX (Francia) - Dopo la Spagna, la Germania. Ad Antonio Conte alzano l’asticella della qualità, e lui non si tira indietro neanche di un centimetro. Se la vuole giocare, se la giocherà. Ecco le sue parole della vigilia, con una ripetizione costante: “La Germania è la Nazionale migliore del pianeta, sono i favoriti, sono i numeri uno al mondo. Ma nessuno parte battuto”.

DE ROSSI DISCRETO - “Le condizioni di De Rossi sono discrete. Non posso sbilanciarmi. Ma di sicuro bisognerà giocare queste partite al 120%, bisognerà stare non bene, ma benissimo. Sarà una gara anche molto fisica, molto tirata. Ho molta convinzione nel gruppo, per quel che saranno le scelte prima e durante la partita”.

LORO I MIGLIORI - “Ogni gara fa storia a sé. Affrontiamo un avversario più forte rispetto alla Spagna. I tedeschi hanno tutto quello che può avere una squadra forte: tecnica, talento, fisicità, principi di gioco importanti, organizzazione. Difatti sono i veri favoriti del torneo. Hanno la squadra più completa al mondo, in questo momento, con alle spalle un movimento calcistico importante e con dei giocatori ottimi. Complimenti al loro ct Löw e ai calciatori”.

RISPETTO - “Stress emotivo? Mannò, ci sono dei problemi ben più gravi da affrontare in campo, visto che sfideremo la squadra più forte al mondo. Dovremo essere bravi a cercare di fermarli. Se vogliamo andare avanti, dovremo fare bene sia la fase difensiva sia quella offensiva. Abbiamo grande rispetto di loro, che sono i numeri uno al mondo, e ci giocheremo le nostre carte, conoscendo i pregi e i limiti nostri e della Germania”.

PARLA IL CAMPO - “Questa partita è una partita da dentro o fuori, una grande partita per noi. Un mese fa, avremmo detto che non ci sarebbe stata partita, visto i valori. Invece ora siamo qui meritatamente, dopo aver vinto il girone e battuto una grande Spagna. Ci saranno grandi difficoltà, ma siamo pronti ad affrontarle e dovremo essere bravi a ribaltarle, anche se la sfida al momento pare impari. Nessuno parte battuto. Vedremo cosa dirà il campo. Di sicuro abbiamo grandissimo rispetto della Germania”.

ONDA EMOTIVA - “Siamo partiti che avevamo pochissima credibilità sia nella stampa italiana sia in quella estera. Ma stiamo dimostrando che attraverso il lavoro, l’organizzazione e 23 splendidi ragazzi, che si aiutano sempre, si possono superare anche ostacoli che all’inizio parevano insormontabili. Ora abbiamo davanti un ostacolo altissimo. Dovremo fare qualcosa di super straordinario. Ai ragazzi dico sempre che noi ci alleniamo duramente per vivere proprio partite come queste, perché queste sono le partite che ti possono far diventare grande. Dovremo cavalcare questa onda emotiva, senza perdere la strada e sapendo cosa ci attende domani: sia quando avremo la palla, sia quando ce l’avranno loro. E avere questa consapevolezza è già una cosa importante”.

PRETATTICA - “Il fatto di allenarci da tempo tutti assieme con rigore porta tutti i giocatori a sapere qual è la nostra identità di gioco, anche se qualcuno dovesse svolgere non esattamente il suo ruolo ideale. E questo ci permetterebbe anche di scegliere se giocare a tre o a due in mezzo al campo, per esempio”.

IL 4-1 DI MARZO - “Loro sono cresciuti molto da quell’amichevole di fine marzo, da quella sconfitta sonora per noi. Ma anche noi siamo cresciuti tanto. Sarà uno stimolo maggiore per noi, per vedere se il gap si è allargato o se è diminuito, rispetto a quella partita. Abbiamo lavorato tanto, ci siamo preparati. Loro sono una squadra che ha grande qualità, grandi talenti che si mettono al servizio della squadra. E quando attaccano fanno male. Hanno un’organizzazione di gioco che è cresciuta tanto in questi anni. Ripeto, sono la squadra più forte del mondo”.

PERICOLO GIALLO - “Il fatto che abbiamo tanti diffidati (11, oltre allo squalificato Thiago Motta, ndr) non deve essere una preoccupazione, per noi. Non c’è un domani per chi perde; ci sarà vita solo per chi vince, per cui le diffide sono davvero l’ultimo pensiero per noi”.

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