Euro 2016, Deschamps: «La Francia ha bisogno di Pogba»

Il ct dei Bleus alla vigilia della semifinale contro la Germania: «Paul ha avuto un inizio un po' difficile, poi ha risposto molto bene. Ha bisogno di tranquillità»
Euro 2016, Deschamps: «La Francia ha bisogno di Pogba»© LaPresse/Spada

MARSIGLIA (Francia) - «Pogba? Non l’avevo perduto e perciò non l’ho ritrovato. E’ stato un inizio un po’ difficile per lui, ma poi ha risposto molto bene. Aveva bisogno, e ha bisogno, di tranquillità, ma è difficile perché parlate di lui tutti i giorni, tutti i giorni, tutti i giorni. Ha giocato molto bene e avremo bisogno di lui domani». Didier Deschamps smonta qualsiasi tensione: da quella sui singoli a quella sulla tattica («Il 4-3-3? Tutto può essere») a quella sul clima di grandissima tensione e attesa che grava sulla semifinale di domani della sua Francia contro la Germania: «Basta parlare della storia e del passato: nessuno lì può cambiare. C’è una nuova pagina da scrivere. Quello che conta è oggi: che i giocatori siano convinti, che il pubblico ci aiuti. Noi giocheremo le nostre possibilità. E’ inutile continuare ad andare a vedere la loro esperienza, la loro storia, la loro forza: ogni partita è differente. La Germania ha l’abitudine di avere possesso palla, di essere superiore, ma non possiamo pensare di giocare solo difensivamente. Abbiamo delle possibilità e vogliamo giocarcela contro i campioni del mondo e la squadra che ha fatto meglio in queste partite. Se abbiamo più più fiducia dopo la vittoria con l’Islanda? Dall’Inizio non abbiamo fatto tutto bene, d’accordo, ma abbiamo comunque eliminato cinque avversarie e ora è facile dire che non erano forti... Per arrivare a questo punto c’è tutto il lavoro alle spalle. Come si fa a battere la migliore difesa del torneo? Segnando dei gol - sorride - Non ne prendono non solo perché hanno Neuer, ma perché attaccano tanto e sanno pure difendere. Ma noi abbiamo la possibilità di creare danni agli avversari».

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PAROLA AL CAPITANO - Anche Hugo Lloris, portiere e capitano dei “Bleus”, archivia il passato: «Rispetto ai questi di finale in Brasile è tutto cambiato: lo sono le persone, lo è il match. Ma il nostro Mondiale è stata una bella esperienza: non è giusto ridurlo solo a quella gara. Neuer? Non c’è bisogno di presentarlo. Ha vinto il Mondiale, è capitano, fa la differenza in campo. Non posso che elogiarlo. Quanto agli eventuali rigori, certo che studio prima gli avversari, ma poi contano molto il momento, la sensazione. Bisogna guardare il dettaglio...».

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