Toro, da due anni non funziona nulla

Non solo i rischi Serie B e il mercato non all’altezza: la questione dei camp estivi inesistenti per i bimbi granata è l'ultima prova di una crisi societaria a 360°
Toro, da due anni non funziona nulla

TORINO - Ma c’è qualcosa che funziona in queste magnifiche sorti e progressive del Torino Fc? C’è un appiglio, c’è un’ancora, un magnete, una luce cui tendere o una boa cui aggrapparci? Vorremmo poter rispondere di sì, evocando per esempio la figura di Bava alla guida del vivaio, il miracolo di Coppitelli con la Primavera (un’impresa del valore di uno scudetto, visto lo sfascio ereditato dai “fenomeni” che nell’estate/autunno del 2020 avevano allungato le mani anche sui baby) e ora la presenza di Juric. Cui si guarda come garante e cartina di tornasole di un mercato un minimo all’altezza, ma già temendo anche che Ivan il Terribile si addolcisca troppo davanti alle lusinghe e alle chiacchiere di Cairo e sotto il dolce peso di un triennale da 6 milioni netti: non sia mai.

Torino, quattro allenatori in un anno e mezzo ed un mercato da rivedere

Vorremmo dunque poter rispondere di sì, ma non possiamo. Già soltanto perché l’attività di queste persone (e di chi al loro fianco più merita: mica è tutto da buttare, se ci mettiamo a soppesare l’insieme delle professionalità che lavorano nel club) ci pare simile a quella di 3 uomini disperatamente tesi a chiudere falle che si aprono di continuo. E anche l’ultima inchiesta pubblicata su Tuttosport (ieri, sui camp estivi inesistenti per i bambini del Toro) si è rivelata quale l’ennesima condanna di una gestione padronale e societaria senza appello, senza etica granata, senza progettualità, senza un domani. È tutto così triste, annichilente. Mettiamo in fila i macroeffetti dell’ultimo cairismo, tendente al sempre peggio. Iniziamo dalla prima squadra. Febbraio 2020, esonerato Mazzarri. Agosto 2020, usato e gettato Longo (a proposito: enormi complimenti per il trionfo con l’Alessandria) e assunto Giampaolo. Gennaio 2021, Giampa cacciato. Fine maggio: usato e gettato anche Nicola, e annunciato Juric. Quattro allenatori in un anno e mezzo. Voto alla programmazione, alla lungimiranza e alla coerenza: 1, però innalzando monumenti a Moreno e Davide, ovviamente. Il tutto condito da una deriva societaria dalla quale non si vede una via d’uscita, dopo il lancio in mare aperto di Bava da ds senza alcun salvagente e il suo rapido siluramento nella primavera del 2020, con l’ingaggio “a forza” (ma perché?) di Vagnati. Del quale il giudizio migliore che si ode nel chiacchiericcio del mercato è: si è salvato solo perché ha ancora un anno di contratto a 650 mila euro netti, cioè 1,3 milioni lordi a carico di Cairo. Figuratevi. D’altronde, parla già solo il penoso mercato della scorsa estate (tanto per la prima squadra quanto per la Primavera): cosa e chi salvare tra Rodriguez, Linetty, Murru, Bonazzoli, Gojak, Vojvoda? Giusto l’ultimo citato, ma davvero a fatica.

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