Benfica, Nuno Gomes: «Attenta Juve, io ti conosco molto bene»

L'ex viola e oggi dirigente del club lusitano: «Abbiamo pescato la peggiore, la più forte tra le rivali possibili. Non sarà facile per noi, su questo non ci piove. Però, state attenti: non dateci per battuti in partenza, potreste ritrovarvi in un incubo»
Benfica, Nuno Gomes: «Attenta Juve, io ti conosco molto bene»© Ansa
NYON. Se la Juventus sogna di centrare la finale allo Stadium, Nuno Miguel Soares Pereira Ribeiro, meglio conosciuto come Nuno Gomes, ambasciatore del Benfica in questi sorteggi delle semifinali di Europa League, vuole trasformare il sogno bianconero in un incubo. L’ex attaccante, infatti, sente in particolar modo la rivalità con il club piemontese visto che da calciatore, dal 2000 al 2002, ha vestito la maglia di quella che, in Italia, è l’acerrima nemica della Vecchia Signora, ossia la Fiorentina. E aggiungete la voglia del Benfica di riprendersi una Coppa che lo scorso anno ha perso in modo sciagurato contro il Chelsea ad Amsterdam: «Francamente la cosa che più mi importa è essere tra le semifinaliste per la terza volta in 4 anni. Credo che questo sia la prova lampante che siamo forti, che giochiamo bene e che sappiamo vincere. L’avversario che dobbiamo affrontare? Semplicemente un ostacolo sulla strada verso la finale. La Juve? Beh, abbiamo pescato la peggiore, la più forte tra le rivali possibili, anche se credo che affrontare in casa loro una tra Valencia o Siviglia non sarebbe stato molto più semplice che vedercela contro Tevez e compagni. La squadra di Conte in Italia è un rullo compressore, vince scudetti a ripetizione, ha un gioco davvero difficile da contrastare, con un centrocampo solidissimo e supercampioni in ogni parte del campo, dal portiere fino agli attaccanti. In Europa i bianconeri sono una squadra storica, dal passato glorioso e dal palmarès invidiabile. Non sarà facile per noi, su questo non ci piove. Italiani, però, state attenti: non dateci per battuti in partenza, potreste ritrovarvi in un incubo. Noi e la Juve abbiamo le stesse possibilità di andare avanti, di raggiungere la finale: siamo al 50%».

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