Europa League: Toro, grazie lo stesso. E' 1-0 e ai quarti va lo Zenit

Contro lo Zenit di Villas Boas, non si sblocca lo 0-0. Che sfortuna per i granata, Maxi e Gazzi vicini al gol, Glik segna all'89, ridà la speranza ma è tardi

TORINO - Finisce il sogno del Toro in Europa League: lo Zenit esce con una sconfitta per 1-0 che comunque consente ai russi di andare ai quarti, dopo il successo dell'andata a San Pietroburgo  per 2-0. Ai granata di Giampiero Ventura, però, vanno gli applausi di un Olimpico che ci ha creduto fino in fondo, fino all'ultimo secondo. La sfortuna prima impedisce di sbloccare il risultato e di conseguenza di provare la rimontona . Il Toro ci mette anima e grinta, lo Zenit esperienza e un po' di mestiere. D'altronde, tocca a Quagliarella e soci cercare il gol, gli avversari possono tranquillamente controllare e perdere tempo, se necessario. In definitiva, proprio gli attaccanti mancano di inventiva, di spunto decisivo: lo stesso Maxi due volte va vicino al colpo risolutore, ma è sempre  questione di centimetri. Idem per Gazzi nella ripresa e Amauri. Poi, nel finale al cardiopalma,  il gol di Glik che riaccende l'Olimpico e l'arrembaggio  carico di adrenalina e pathos. Ma niente, la palla non entra più. «Grazie lo stesso», il tributo dello stadio ai ragazzi e a Ventura. La loro avventura, iniziata a luglio, si chiude qua. Sono andati lontano, oltre ogni aspettativa. Bravi comunque, anche se resta un po' di rammarico, più per la gara di sette giorni prima, al Petrovsky, con l'espulsione di Benassi che ha condizionato tutto. Peccato davvero, perché il cuore granata è grande così.

 

CHE STADIO - L'Olimpico vestito a festa regala un colpo d'occhio eccezionale: grande tifo granata, cromaticamente e sonoramente parlando. In campo, Giampiero Ventura conferma la formazione della vigilia, con Maksimovic a destra, Gazzi in mezzo, Quagliarella e Maxi Lopez in attacco. André Villas Boas, invece, opta per l'anziano Tymoshchuk al posto dello squalificato Javi Garcia. Il minuto di silenzio per le vittime di Tunisi è toccante, anche se non regge alla voglia di sostenere il Toro. Poi, il fischio d'inizio dell'arbitro Jug e la tensione che si scioglie.

 

COME A SCACCHI - Neanche il tempo di concentrarsi, subito una punizione per Hulk che però finisce a lato, controllata da Padelli. Zenit in attacco, tanto per chiarire chi comanda il gioco. Molinaro al 7' prende un palo con il pallonetto, ma è in fuorigioco. Lo stadio si scalda e alza i decibel. La partita è tattica, con i russi che provano ad addormentare il ritmo. Al 17' Farnerud tenta su punizione di sorprendere il portiere Lodygin che resta impietrito, ma il tiro è a lato. E un minuto dopo Maxi Lopez manca di poco la conclusione in girata davanti alla porta, dopo spizzata di Quagliarella. Squilli di Toro e melina dello Zenit: il film del match è presto rivelato. Vietato innervosirsi, vietato scoprirsi: Glik  e compagni devono evitare di subire un gol che chiuderebbe il discorso qualificazione ai quarti di Europa League, dopo il 2-0 patito all'andata. Maxi al 32' cerca il tiro a sorpresa, e guadagna un angolo. La punizione di Quagliarella, al 35', dà l'illusione del gol, ma una deviazione manda la palla in corner. Poi, in area succede di tutto e nessuno trova la battuta a rete, nemmeno Maxi: sarebbe stato un gol dei suoi. Al 38' splendido cross di Farnerud per Quagliarella che di testa non ha il giusto impatto. Il Toro meriterebbe il vantaggio, ma rischia pure su un contropiede di Hulk e su azione di Witsel e tiro di Rondon al 42' (ma c'è il fischio per fuorigioco). Ancora il brasiliano al 45', murato da Darmian. E si va al riposo sullo 0-0 che va bene ai russi, meno ai granata.??LA RIPRESA: GLIK! - Al 2' subito Hulk su calcio da fermo, ma spara in curva. Al 4' la palla di Glik, colpita di testa su cross di Farnerud, va in rete ma è fuorigioco, purtroppo. Al 6' colpetti su Quaglia che è toccato e si lascia cadere in area, ma l'arbitro non dà il rigore. Non si schioda lo 0-0. Nemmeno nell'azione di Darmian all'11': la palla dentro è alta per i compagni, poi Quagliarella calcia male. Al 19' entra Bovo per Farnerud, che ha problemi a un ginocchio. E c'è Hulk su calcio di punizione, di nuovo: palla sulla barriera. Il Toro si fa nervoso, perde un po' la testa. La tensione comincia a farsi sentire. E comincia a mancare la fiducia. Martinez per El Kaddouri alza il tasso davanti, in una sorta di tutto per tutto. Al 33' la grande occasione di testa, con Gazzi: ma la dea bendata dice no, e Lodygin per due volte ci mette guantoni. Amauri va fuori, Glik la butta dentro  all'89' e si riapre la speranza. Ultimi minuti di arrembaggio con 6  di recupero. Niente da fare, il sogno europeo dei granata finisce qui. Applausi comunque.

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