Il Napoli cade con il Dnipro, in Europa resta solo la Juve

La squadra di Benitez perde 1-0 a Kiev in semifinale di Europa League, e dopo l'1-1 a San Paolo saluta il sogno di andare a Varsavia. La Juve è l'unica italiana in una finale europea.
Il Napoli cade con il Dnipro, in Europa resta solo la Juve© Ansa
NAPOLI - Non ci sarà un'altra finalista italiana in Europa. Napoli e Fiorentina non cavalcano l'onda della Juve e si fermano in semifinale in Europa League. La squadra di Benitez è crollata a Kiev con il Dnipro, sconfitta 1-0, e saluta il sogno di andare a Varsavia. Sorride il Dnipro che conquista la prima finale europea della sua storia e adesso affronterà il Siviglia. I 70mila tifosi allo stadio hanno festeggiato con una maxi invasione di campo. Benitez, contro ogni scaramanzia, si era detto sicuro di arrivare in finale nel prepartita. Ma le sue sensazioni si sono rivelate sbagliate.

HIGUAIN DELUDENTE - Benitez punta su Gabbiadini, in attacco con Callejon, Insigne e Higuain e lascia in panchina Hamsik. Si gioca a Kiev per motivi di sicurezza, in uno stadio che non ha lasciato bei ricordi all'Italia. Qui gli azzurri di Prandelli sono crollati 4-0 contro la Spagna in finale agli Europei del 2012. Questa volta ci sono 70 mila tifosi del Dnipro e poche centinaia del Napoli. Il fattore ambientale conta eccome e in più il campo è appesantito dalla pioggia, ma il Napoli prova a non farsi intimorire e punta su Higuain. Solo che il Pipita è il primo a deludere. Doveva essere la serata del suo riscatto dopo il caos con Mirante post Parma. Doveva essere la sua rivincita con Boyko, il portiere che al San Paolo le aveva prese tutte. E invece Boyko si è esaltato di nuovo e ha compiuto una prodezza su Higuain a colpo sicuro dopo otto minuti che avrebbe potuto cambiare la storia della partita. Il portiere della Dnipro, nato a Kiev e cresciuto nella Dinamo, giocava in casa. Al 28' ha detto ancora una volta di no all'attaccante argentino del Napoli, che a quel punto ha iniziato forse a demoralizzarsi un po'.

GOL DNIPRO - Il Napoli si è gettato in attacco alla ricerca del gol rischiando anche qualcosina. Con il passare dei minuti doveva trovare a tutti i costi la rete che valeva la finale, dopo che all'andata l'arbitro aveva convalidato un gol incredibile e pesantissimo al Dnipro che aveva scatenato la furia di De Laurentiis contro Platini. Al 58' è arrivata la doccia fredda: Su cross dalla sinistra proprio Seleznyov, autore del gol contestatissimo all'andata, ha vinto il duello fisico ai limiti della regolarità con Britos e di testa ha battuto Andujar. Ci poteva stare la trattenuta sul difensore azzurro, l'arbitro ha deciso di non fischiare. Preso il gol, il Napoli si è gettato in attacco chiudendo il Dnipro nella sua area. La manovra però era troppo confusa, il più lucido e pericoloso è stato Mertens entrato al 61' al posto di Insigne. Higuain invece non si è visto molto. Al 92' Matheus ha avuto l'occasione clamorosa per chiuderla ma ha colpito la traversa. Il Napoli alza bandiera bianca, perde l'occasione di giocare la finale di Europa League e di conquistare con un'eventuale vittoria l'accesso diretto alla Champions. A Benitez restano tre giornate di campionato che diventano fondamentali per centrare un posto in Champions

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