Siviglia, quarto trionfo. L'Europa League è spagnola

Battuti 3-2 gli ucraini del Dnipro nella finale di Varsavia
Siviglia, quarto trionfo. L'Europa League è spagnola© EPA

ROMA – Siviglia, il poker è servito. Gli spagnoli battono 3-2 il Dnipro nella finale dei rimpianti per il calcio italiano conquistando l’Europa League, la quarta della loro storia (dopo il 2006, 2007 e 2014). Mai nessuna squadra c’era mai riuscita (Juve, Inter, e Liverpool sono ferme a tre successi nella vecchia Coppa Uefa). E'l'apoteosi del calcio spagnolo, che manda nella prossima Champions League addirittura cinque squadre: Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Valencia e appunto Siviglia. Gli ucraini, passati in vantaggio al 7’ con Kalinic, sono stati rimontati dalle reti di Krychowiak e Bacca ma non hanno mollato trovando il 2-2 nel finale di primo tempo con Rotan su punizione. A decidere la sfida nella ripresa ci ha pensato ancora il bomber colombiano con un sinistro al 73’ che ha firmato il trionfo del Siviglia.

PAURA PER MATHEUS - La partita ha avuti ritmi elevati ed è stata a tratti spettacolare, grazie anche all'atteggiamento volitivo del Dnipro, che è andato in vantaggio al 7' con Kalinic, puntuale di testa su cross del brasiliano Matheus. La squadra di Emery ha impiegato venti minuti per reagire a dovere, pareggiando al 28' con il polacco Krychowiak e trovando il vantaggio tre minuto dopo con Bacca, lanciato in modo perfetto da Reyes tra le fila ucraine. Sembrava una finale segnata e invece il Dnipro ha rialzato la testa e al 44', su una precisa punizione del suo capitano Rotan, ha trovato il 2-2. Nella ripresa il Siviglia ha accentuato la pressione fino a dare la palla giusta a Bacca, che al 28' non ha sbagliato, siglando il 3-2. Momenti di paura nel finale, quando il brasiliano del Dnipro Matheus si è accasciato a terra, perdendo i sensi, probabilmente in seguito ad un precedente colpo subito alla testa in un contrasto di gioco. Il giocatore è stato portato fuori in barella nel silenzio assoluto e più tardi, ripresa conoscenza, condotto in ospedale.

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