Zulte Waregem-Lazio 3-2: sconfitta indolore per Inzaghi

I biancocelesti, primi nel girone, recuperano il 2-0 iniziale con Caicedo e Lucas Leiva, ma nel finale arriva il gol vittoria di Iseka
Zulte Waregem-Lazio 3-2: sconfitta indolore per Inzaghi© EPA

WAREGEM (Belgio) – Luci e ombre nella Lazio che chiude il gruppo K con una sconfitta indolore, perché non ne pregiudica comunque il primato (davanti al Nizza di Mario Balotelli) con cui aspetta ora gli accoppiamenti dei sedicesimi di finale. Una formazione sperimentale quella che scende in campo in Belgio per sfidare lo Zulte Waregem, capace di recuperare due gol dopo un avvio difficile ma viene beffata poi nel finale e perde 3-2.

SECONDE LINEE – Simone Inzaghi, col primo posto e i sedicesimi già messi in cassaforte con due giornate di anticipo, fa riposare per la prima volta in questa stagione Luis Alberto e lascia in panchina quasi tutti i titolari. Spazio a giovani e seconde linee ma sempre con l’ormai collaudato 3-5-2: davanti al portiere Vargic ci sono Patri, LuiZ Filipe e Bastos, mentre sugli esterni agiscono Basta (capitano di giornata) e Lukaku e i tre mediani a supporto degli attaccanti Caicedo e Palombi sono Murgia, Crecco e Miceli, capitano della Primavera posizionato in cabina di regia. Meno di dieci presenze in A per sei degli undici titolari di giornata, contro i belgi schierati con un quasi speculare 3-4-1-2 in cui Coopman fa da rifinitore per le punte de Pauw e Leya Iseka.

DOPPIO SVANTAGGIO – Già eliminati i fiamminghi vogliono comunque fare bella figura davanti ai propri tifosi e con una delle squadre più blasonate della competizione e partono forte. E al 6’ sono già in vantaggio: cross dalla destra di Kaya, de Pauw svetta su Patric e di testa batte Vargic. Imbottita di baby e in formazione inedita, la Lazio tira comunque fuori l’orgoglio provando a reagire e trova il pari con Palombi, che insacca dopo un numero di Bastos ma si vede poi annullare la rete per un fuorigioco segnalato con un certo ritardo dall’assistente dell’arbitro. Si val riposo con i padroni di casa in vantaggio e al rientro degli spogliatoi il tecnico fiammingo opera subito un doppio cambio: fuori Madu e Doumbia, dentro De Sart e Hamalainen. Dieci minuiti dopo la risposta di Simone Inzaghi, che richiama in panchina Miceli e Crecco per dare più esperienza alla squadra con Lucas Leiva e il ritrovato Felipe Anderson, al rientro dall’infermeria dopo un lungo stop. La mossa sembra funzionare, perché la Lazio sfiora di nuovo il pari con Lukaku, che supera in velocità Walsh ma si fa poi chiuder elo specchio da Bostyn in uscita. Cosa che non riesce invece a Vargic al 60’, quando su azione da corner Heylen ha la meglio su Luiz Felipe (sostituito da Wallace al 65’) e porta i suoi sul 2-0.

REAZIONE E BEFFA - Il doppio svantaggio non taglia comunque le gambe ai biancocelesti che non mollano e accorciano le distanze al 67’ con Caicedo, freddo a pochi passi dalla porta dopo il cross di Lukaku e la sponda di Lucas Leiva. Il gol ridà entusiasmo alla Lazio che al 76’ rimette la gara in equilibrio con lo scatenato Lucas Leiva, che risolve con il tacco la mischia nata da una punzione di Felipe Anderson e festeggia così il suo primo gol in biancoceleste. La squadra di Simone Inzaghi ora vola sulle ali dell’entusiasmo e prova addirittura a effettuare il sorpasso, ma viene punita a sette minuti dalla fine da una perla di Iseka che si gira al limite e di sinistro piazza all’incrocio la palla del definitivo 3-2. Poco male per la Lazio, che perde l’imbattibilità stagionale in Europa ma non il primato con cui si presenterà lunedì a Nyon per il sorteggio dei sedicesimi di finale.

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