Europa League, Lazio, Luis Alberto: «Il Siviglia è la squadra del cuore, ma non mi tiro indietro»

Il grande ex della partita parla alla vigilia dei sedicesimi di Europa League: «Se giochiamo come contro Inter e Juventus, niente è impossibile»

ROMA - Non sarà un'avventura. Sarà una giornata particolare per Luis Alberto che nei sedicesimi di finale di Europa League ritroverà da grande ex il Siviglia. "E' la squadra del mio cuore, ciò non vuol dire che mi tirerò indietro. Cercherò di vincere più partite e trofei possibili, indipendentemente dall'avversario che avrò davanti" ha detto. "Se giochiamo come nell'ultimo mese, soprattutto come abbiamo fatto contro la Juventus, niente è impossibile".

IL RUOLO NON CONTA - Lo spagnolo sta bene, ha detto. "Spero di allenarmi anche oggi nel modo migliore possibile e di giocare domani". Dove? Questo conta meno, ha spiegato. "A me piace giocare. Non importa la posizione. Anche nelle altre squadre ho giocato da mezzala. La cosa importante è fare il meglio per la Lazio". In Italia, ha detto, "è cambiato un po' il mio modo di giocare, soprattutto a livello difensivo. Sono felice quando c'è da giocare, magari anche vicino al Tucu e Ciro."


PREGI E DIFETTI DEL SIVIGLIA - Lazio e Siviglia, ha analizzato Luis Alberto, sono due squadre simili. "Loro hanno André Silva e Ben Yedder che segnano molto, noi abbiamo Ciro che segna per due" dice sorridendo. "Hanno un centrocampo molto forte, speriamo non facciano una grande partita". Al Siviglia ha lasciato molti amici come Jesus Navas, arrivato che era ancora un ragazzo. "Per me era molto importante crescere accanto a lui, è un esempio: ha raggiunto tanti obiettivi sia con il Siviglia che con la squadra. Ci sarà un po' di emozione domani".


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