L’Italia di Conte con il fiato sospeso

Oggi il sorteggio per i Mondiali di Russia 2018: gli azzurri rischiano di pescare un girone di ferro
L’Italia di Conte con il fiato sospeso© LaPresse

Dalle sfide contro la Germania campione del mondo e Zlatan Ibrahimovic, agli incroci con Galles (dell'uomo solo al comando Gareth Bale) e Ungheria. Per chi, come l'Italia, parte dalla seconda fascia dell'urna di San Pietroburgo, l'odierno sorteggio europeo delle qualificazioni ai Mondiali può regalare ogni tipo di emozione. Anche perché soltanto la prima classificata di ciascuno dei nove gironi andrà direttamente alla rassegna iridata, e soltanto le otto migliori seconde giocheranno i playoff che metteranno in palio gli ultimi quattro posti. Un regolamento che aumenta il peso specifico del sorteggio, soprattutto per chi - nella stessa misura - può temere un girone di ferro che renderebbe strettissima la via verso Russia 2018, oppure augurarsi un cammino sulla carta in discesa. L'unica certezza è che, su richiesta dell'Uefa, l'Italia sarà in uno dei sette gironi da sei squadre.

Insidia Spagna La posizione in griglia, maturata anche dopo la recente sconfitta in amichevole contro il Portogallo, è figlia del ranking Fifa (l'Italia è al 17° posto), un cammino negativo dopo la finale di Euro 2012. E così Antonio Conte incrocia le dita, augurandosi di evitare Germania e Spagna, ma anche Croazia, Belgio e Olanda, solo per citare la prima fascia, senza trovarsi di fronte le mine vaganti della terza fascia (Ucraina, Svezia, Polonia e l'Albania di Gianni De Biasi). Per intendersi, un girone con Galles, Ungheria, Isole Far Oer, Moldavia e Andorra è il quadro ideale. Il ct azzurro è in buona compagnia visto che, in un remake del centrocampo della Juventus di Marcello Lippi, condivide gli stessi timori di Didier Deschamps, la cui Francia è in seconda fascia assieme ad inedite pari grado come Islanda, Bosnia, Austria e Slovacchia. Conte e gli azzurri fanno gli scongiuri anche pensando al passato: l'ultima partenza dalla seconda fascia fu nei sorteggi per i Mondiali 2002, un cammino che si infranse contro la direzione di Byron Moreno contro la Corea del Sud.

Putin c'è, Hulk no Ventiquattro ore dopo la presenza alla cerimonia d'apertura dei Mondiali di nuoto di Kazan, Vladimir Putin tiene a battesimo anche la cerimonia che si tiene al Palazzo Costantino, a margine della quale il presidente russo incontra Sepp Blatter, alla prima missione all'estero dopo la bufera che ha disgregato i vertici della Fifa. Dalle ore 17, poi, sono le urne a guadagnare il centro dell'attenzione, con il sorteggio effettuato dai tanti ex campioni: da Fabio Cannavaro a Ronaldo, poi Rinat Dasaev, Diego Forlan, Oliver Bierhoff, Rabah Madjer per arrivare al presente con Samuel Eto'o e Alexander Kerzhakov. Non è invece previsto Hulk, sostituito da Alexei Smertin. Il motivo ufficiale? Impegni con il proprio club. In realtà la presenza della stella brasiliana dello Zenit padrone di casa sarebbe stata ritenuta "inopportuna" dopo le parole di denuncia sugli episodi di razzismo del calcio russo. «Qui certi fatti succedono praticamente in ogni partita, sarebbe terribile se ciò capitasse anche durante i Mondiali».

In alto mare La rincorsa dell’Italia entrerà nel vivo il 4 settembre 2016 con il debutto nelle qualificazioni ai Mondiali, e con un occhio rivolto al 14 giugno 2018, giorno d’apertura della fase finale. Il sogno è scendere in campo al Luzhniki di Mosca, per la finale del 15 luglio 2018. Un sogno che Fabio Capello ha coltivato con la nazionale di casa, almeno fino alla recente separazione: a guidare la Russia potrebbe essere Leonid Slutsky, ma la priorità è trovare un successore a Nikolai Tolstykh, destituito dalla carica di presidente di una Federazione travolta dai debiti. Se la nazionale di casa è in alto mare, quantomeno procedono i lavori per infrastrutture e trasporti, nonostante le distanze tra le città sedi dei Mondiali. Per questo non ci dovrebbero problemi nemmeno per la Confederations Cup (17 giugno-2 luglio 2017) a Mosca, Kazan, Sochi e San Pietroburgo, sede della finale.

 

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