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BOLOGNA - Da Bruxelles a Bologna, il problema dell'Italia non cambia: la fase difensiva. Gli azzurri pareggiano 2-2 nell'amichevole con la Romania e chiudono il 2015 con dodici reti incassate in dieci partite, un dato preoccupante a sette mesi dagli Europei di Francia. Dopo il gol del romeno Stancu dopo appena otto minuti (pesa l'errore di Barzagli e Darmian, che si ostacolano a vicenda), la squadra di Conte reagisce solo nella ripresa: Marchisio su rigore (il migliore dei suoi) e Gabbiadini ribaltano il risultato. Nei minuti finali, con l'Italia in dieci per l'infortunio dell'attaccante del Napoli, arriva il pari beffa di Andone, favorito da una respinta sbagliata di Sirigu.
LE SCELTE DI CONTE - Conte sperimenta senza stravolgere la Nazionale. Il ct cambia il centrocampo, con Marchisio che resta punto fisso: accanto allo juventino c'è Soriano, sulle fasce Florenzi a destra e El Shaarawy a sinistra. In avanti, confermati Eder e Pellè, ormai coppia titolare dell'Italia. Grande commozione, all'ingresso delle squadre in campo, quando suonano le note dell'inno francese, in memoria delle vittime degli attentati che hanno colpito Parigi venerdì scorso.
ROMANIA IN VANTAGGIO - La Romania si conferma squadra tosta (è stata la difesa migliore dei gironi di qualificazione agli Europei del 2016) e parte forte, incitata dai tantissimi tifosi romeni presenti sulle tribune dello stadio Dall'Ara. Dopo otto minuti, ospiti in vantaggio con Stancu, che approfitta di un mezzo pasticcio di Darmian e Barzagli, e solo davanti a Buffon trova l'angolo giusto.
ZERO TIRI IN PORTA - La Nazionale tenta subito una reazione: spunto di El Shaarawy e cross sul secondo palo per Florenzi, che manca la deviazione vincente per un soffio. I romeni però tengono bene il campo, concedono poco e per gli azzurri trovare varchi è complicato. Eder deve spesso allargarsi sulle fasce per avere palloni giocabili mentre Pellè fa a sportellate con i difensori avversari, e El Shaarawy esterno sinistro non sembra a suo agio. La migliore occasione del primo tempo degli azzurri arriva dopo 39 minuti. Eder vede El Shaarawy tutto solo al centro dell'area e lo serve, ma il controllo dell'ex milanista è impreciso e Tatarusanu si ritrova il pallone tra le mani. Le difficoltà degli azzurri sono sintetizzate da un numero, lo zero: è quante volte sono riusciti a tirare in porta nei primi 45'.
UN'ALTRA ITALIA - L'Italia capisce che bisogna cambiare marcia ed entra in campo più motivata nella ripresa. Gli azzurri spingono e dopo nove minuti ottengono un rigore per il fallo di Grigore su Eder. Sul dischetto va Marchisio che è freddo e mette il pallone alla sinistra di Tatarusanu.
RADDOPPIO GABBIADINI - La partita cambia. La Romania è meno compatta rispetto al primo tempo, l'Italia sfrutta meglio le fasce e riesce più spesso a concludere l'azione. Il raddoppio degli azzurri è nell'aria e arriva al 66' con Gabbiadini, appena entrato al posto di Eder, che sfrutta di testa un assist di Marchisio. L'attaccante del Napoli è in linea, la sua posizione è regolare. Esce anche Buffon per fare spazio a Sirigu. Gabbiadini esulta per il gol, ma all'85' è costretto a uscire del campo per un infortunio alla caviglia sinistra dopo un contrasto: Conte ha finito le sostituzioni e la squadra resta in dieci negli ultimi minuti, con Florenzi dolorante.
ERRORE DI SIRIGU, PARI ROMANIA - La Romania approfitta delle difficoltà degli azzurri e trova il pareggio nei minuti finali. Colpo di testa di Chiriches, Sirigu non trattiene e allontana il pallone sui piedi di Andone, che tocca in spaccata per il 2-2. È l'ultima emozione della partita. L'Italia si prende una pausa: l'appuntamento è tra quattro mesi, con le amichevoli contro Spagna e Germania.