Italia-Francia 1-3, esordio amaro per Ventura

Martial, Giroud e Kurzawa rovinano il debutto a Bari del nuovo ct. Per gli azzurri a segno Pellè. Esordio per Donnarumma, Rugani e Belotti
Italia-Francia 1-3, esordio amaro per Ventura© MARICCHIOLO GABRIELE/PEGASONEWSPORT

BARI - E' stata la serata delle forti emozioni e delle novità. Dal ricordo delle vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia, agli esordi di Ventura, Rugani, Belotti, Donnarumma (il portiere più giovane di sempre in azzurro), per concludere con quello - in via sperimentale - del Var (video assistant referee). In soldoni, la moviola in campo. Il nuovo corso dell'Italia non comincia col piede giusto: La Francia vince 3-1, non proprio un debutto coi fiocchi per l'ex tecnico del Toro, in una Bari vestita a festa per accogliere uno dei suoi figli acquisiti.

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QUELLI DI CONTE... - La nuova Italia si presenta con il vecchio modulo (il 3-5-2), con Astori al posto di Bonucci, in permesso familiare, e Bonaventura nel ruolo di interno di centrocampo. Pellè ed Eder giocano in attacco, proprio come agli Europei. Deschamps invece propone il tridente Martial-Giroud-Griezmann. Le novità sono in difesa, con il rientro di Varane (capitano) e l'inserimento di Sidibé (Monaco) sulla fascia destra. In porta c'è Mandanda.

MALE LA DIFESA - Ricordate la difesa impenetrabile degli Europei? Beh, mettetela un attimo da parte, perché nel primo tempo si vede la brutta copia di quella vista poco più di due mesi fa. Al 16' la Francia passa alla prima occasione: Pogba verticalizza, Chiellini non la prende, Barzagli non sale e Martial - tutto solo davanti a Buffon - fa 1-0. Il clamoroso buco difensivo viene colmato però 5 minuti dopo, quando da un cross di Eder dalla destra nasce lo splendido pareggio di Pellè: stop di destro e girata di sinistro, Varane e Mandanda presi in controtempo. E'l'1-1 al 21', stavolta senza scavetto. Gioia effimera, che dura 6 minuti. Al 27' altro blackout difensivo, stavolta di Chiellini, che non segue Giroud, liberato da una sponda aerea di Kurzawa. L'attaccante dell'Arsenal calcia al volo di sinistro e batte Buffon per la seconda volta.

MOMENTO STORICO - E' il 32', invece, quando l'olandese Kuipers entra a modo suo nella storia fermando per qualche secondo il gioco per un presunto tocco di mano di Kurzawa in area di rigore. Momenti di attesa, un consulto con il video assistant referee -, e si va avanti. Non c'è irregolarità. Moviola in campo, sì, stavolta possiamo dirlo.

L'Italia poi prova a fare la partita, nonostante il tasso tecnico ampiamente inferiore rispetto ai vicecampioni d'Europa. Fioccano i cross dalla destra di Candreva (il migliore), che però non trovano mai pronti alle deviazioni vincenti gli attaccanti . E' così che l'Italia va all'intervallo sotto di una rete, ma immeritatamente.

DONNARUMMA, L'ESORDIO - Al rientro, un altro momento storico. Tra  pali si passa da Gianluigi Buffon a Gianluigi Donnarumma. Il 17enne del Milan diventa così il portiere più giovane di sempre a debuttare con la maglia della Nazionale maggiore. Con lui entra anche Rugani (anche lui al debutto) al posto di Barzagli e Montolivo al posto di De Rossi. Nella Francia Gignac prende il posto di Giroud e Payet quello di Martial. Poi Florenzi entra per De Sciglio. La Francia si chiude e costringe l'Italia a fare la partita. Ne nasce un tiro di Montolivo dalla distanza parato goffamente da Mandanda e - in contropiede - un tentativo francese con Payet che impegna Donnarumma. Ventura ripropone anche Verratti al posto di un Bonaventura poco incisivo. Al di là di un colpo di testa di Pellè che termina alto, l'Italia non crea più nulla, anzi.

BELOTTI DEBUTTA - A poco più un quarto d'ora dal termine,c'è il debutto anche per il Gallo Belotti (al posto di Eder), ma le luci finiscono a malincuore tutte su Donnarumma, colpevole di non coprire il primo palo e beccare il 3-1 francese da Kurzawa con un tiro cross (81') che lo beffa proprio lì dove un portiere dovrebbe essere su cross dal fondo. L'ultima nota stonata di una serata cominciata con le migliori intenzioni, ma che strada facendo ha preso le connotazioni di un incubo. Di quelli da cui risvegliarsi subito, perché il 5 settembre si fa sul serio. Con Israele ci sono punti in palio per le qualificazioni a Russia 2018.

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