Italia, Ventura: «Basta paragoni con il passato»

Il ct - alla vigilia del match con Israele - non vuole più sentir parlare dell'Italia di Conte
Italia, Ventura: «Basta paragoni con il passato»© EPA

HAIFA (Israele) - "Sono stato io a fare paragoni con l'Italia degli Europei, ma da ora voglio chiarire una cosa: basta fare paragoni col passato": Giampiero Ventura, alla vigilia della prima partita ufficiale dell'Italia contro Israele, chiude con il passato. Rispondendo a una domanda sulla velocità di gioco paragonata a quella di Conte, il nuovo ct ha per un attimo perso la tranquillità: "La velocità - ha anche aggiunto - è frutto del lavoro, e noi abbiamo avuto tre giorni...".

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"Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia - continua Ventura -: quella era un'amichevole di lusso, contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari". 

Ventura - che non ha annunciato la formazione degli azzurri in "attesa di sapere chi farà parte della squadra avversaria" - glissa anche sulla statistica favorevole che non vede l'Italia perdere i match iniziali delle qualificazioni da 50 partite. "Se la statistica fosse una garanzia - risponde sorridendo - sarebbe bello ma preferisco credere nei giocatori e nella loro voglia di migliorare". Poi ritorna sulla partita di Bari: "mi aspetto un passo avanti rispetto a quello che è stato fatto in soli 3 giorni". Perchè domani - aggiunge - "è una di quelle partite in cui non conta la bellezza, quanto il risultato e mi auguro sia positivo".

Mister Ventura si dice " non preoccupato" e anche Gianluigi Buffon al suo fianco si mostra disteso: "nelle amichevoli la tradizione degli azzurri - spiega - non è delle migliori. Ma nelle partite che contano, come domani, dobbiamo trovare gli ingredienti giusti". Ventura dice anche di non conoscere bene Israele: "l'allenatore è nuovo ed ha fatto per ora una sola partita". Dice però di "conoscere alcuni dei giocatori della nazionale. Hanno qualità. Ma quello che conta è la squadra. E noi come squadra siamo abituati a fare cose difficili". Buffon non si tira indietro davanti ad una domanda se, da capitano di lungo corso, Ventura sia l'allenatore migliore che abbia avuto. "Sicuramente è tra i migliori, ma posso aggiungere che è arrivato al momento giusto e l'impronta che ha dato alle sue squadre è sotto gli occhi di tutti". E se Buffon in chiusura torna a definire "un gesto tra i più vili quello di fischiare un inno di una squadra avversaria come è accaduto a Bari", Ventura in apertura sceglie di ricordare la scomparsa di Nenè, avvenuta, dice, negli stessi giorni dell'anniversario della morte di Giacinto Facchetti e Gaetano Scirea. "È - confessa - una giornata triste".

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