Ventura e i ragazzi del '90, rivoluzione Italia

Non solo Belotti o Donnarumma: fra i ragazzi che il ct vuol mettere alla prova ci sono Caldara e Conti dell'Atalanta, Berardi del Sassuolo e Verdi del Bologna
Ventura e i ragazzi del '90, rivoluzione Italia© ALBERTO MARIANI/PEGASONEWSPORT

ROMA - Non solo Belotti o Donnarumma. L'Italia si affida ai ragazzi del '90, e il caso del portiere classe '99 è solo quello estremo. Se ieri sera a Milano la giovane Italia - età media 25 anni e mezzo con l'ingresso di Donnarumma e Bernardeschi - ha ben figurato con la Germania, il ct intende procedere a tappe forzate su questa strada, l'investimento sui classe Novanta; perché, spiega, «non puoi andare a cercare i giocatori che fra due o quattro anni non ci saranno» per Mondiali ed Europei.

STAGE - Il piano prevede di ampliare da subito la platea dei papabili per la Nazionale, programmando una serie di stage cui invitare forze fresche, anche se non necessariamente di primo pelo. Domani ci saranno le prime convocazioni, una ventina, per l'appuntamento più vicino, all'inizio della prossima settimana a Coverciano. Altri due giorni di miniraduno sono previsti tra 6 e 8 febbraio, ripetuti poi ancora a fine maggio (29/5 - 2/6 l'ipotesi).

BELOTTI SUPER

FUTURO - Ventura pensa alla propria gestione appena iniziata ma anche a ciò che verrà dopo, e in quest'ottica sta lavorando. «Quando è arrivato, Lapadula si guardava intorno, ora si sente come uno di noi - ha notato Ventura facendo l'esempio del milanista, convocato in extremis per l'infortunio di Gabbiadini -. Voglio che questo discorso serva per sentirsi a casa e sono convinto che da questi stage qualcuno per la Nazionale A uscirà sicuramente».

DA TESTARE - Fra i ragazzi che il ct vuol mettere alla prova ha citato Caldara e Conti dell'Atalanta, Berardi del Sassuolo e Verdi del Bologna, «ma solo per fare dei nomi». Intanto al prossimo stage, anticipa Ventura, «non ci saranno giocatori del Sassuolo, ancora in corsa per l'Europa League, come Mazzitelli e Pellegrini. Ci saranno - spiega - Cataldi, Izzo, Gagliardini e Lapadula. Quando gli ho detto che avrei intenzione di richiamarli, ho avuto ulteriore conferma del fatto che vogliono provare e sapere. Ho fatto il giro di tutti gli allenatori e di quasi tutti i presidenti, me ne mancano tre o quattro. Se prima pensavo positivo, adesso penso molto positivo».

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