Italia, Di Biagio: «Ho chiesto a Buffon di continuare. Barzagli lascia»

TORINO - «Ho parlato con Buffon, gli ho proposto di fare altre 2-3 partite e decidere perché un giocatore come lui non dovrebbe chiudere con una partita come quella contro la Svezia. Barzagli ha confermato di voler lasciare». Gigi Di Biagio lascia la porta aperta al portierone della Juventus e della Nazionale. Il ct ad interim ha invece confermato la chiusura dell’esperienza azzurra del difensore. «Ho voglia di dimostrare qualcosa di buono – ha detto in conferenza stampa -. Oggi sono l’allenatore dell’Italia e devo fare qualcosa di buono per la squadra e per i ragazzi. Chiamatemi pure come ritenete opportuno, non è l’appellativo la mia priorità. Sono 8 anni che sono in Federazione, conosco molto bene l’ambiente. Secondo me la Nazionale ha bisogno di una figura che sia tanto allenatore che selezionatore». Su Chiellini: «Sarà ancora con noi. De Rossi invece per adesso non farà parte del gruppo, vedremo più avanti».

FOTO: IL PRIMO ALLENAMENTO DI DI BIAGIO

«Bisogna avere il coraggio di puntare sui giovani. Quello che ho sempre detto ai miei ragazzi è che quando si renderanno conto che giocare davanti ad 80.000 spettatori non influenzerà il loro stato d'animo potranno sentirsi pronti. Sono convinto che il ricambio ci sia. Manca l'ultimo step. Riusciremo a farlo? Tutto girerà attorno a questo interrogativo. I nostri ragazzi devono calcare il palcoscenici più importanti. Balotelli? Lo seguo costantemente. Al momento delle convocazioni valuteremo se portarlo o no. Per adesso non abbiamo preso nessuna decisione».

«Nel mio modo di pensare il calcio c'è una certezza, la difesa a 4. Non è tuttavia un dogma. Questa tre giorni mi renderà soddisfatto nel momento in cui vedrò la crescita dei giocatori che sono qui. Le seconde squadre potrebbero essere una soluzione per il futuro del nostro calcio ma bisognerebbe pensare a come colmare il gap con le giovanili che comunque resterebbe presente. Meglio affrontare avversari forti come Argentina e Inghilterra, le motivazioni non mancheranno. Sono convinto che potremmo giocare un buon calcio anche contro di loro. Chiedo ai tifosi di seguirci, sostenerci, vedere se siamo in grado di fornire qualcosa di nuovo. Dobbiamo ricreare entusiasmo e fiducia attorno a questo gruppo e sarà la mia priorità questa».

«Fisiologicamente devo sfruttare il lavoro dei club e sono in un certo senso avvantaggiato in questo. Soffermarmi sul modulo è riduttivo, sono aperto a tutte le soluzioni che mi fornirà il campionato. Sono felicissimo di quello che sta facendo Gattuso e lo dico anche per interessi lavorativi, oltre che per la stima e l'amicizia che condivido con lui. La nostra porta è già in una botte di ferro per i prossimi 20 anni. Dopo un fenomeno come Buffon ci saranno Donnarumma, Meret, Perin, Scuffet e molti altri. Siamo più che coperti in quel ruolo».