Novara in B dopo un anno. Ricomincia il sogno A

Dopo tante disavventure (la mancata riammissione alla B, il -8 di penalità poi diventato -3), gli azzurri sbancano Lumezzane con un gol di Corazza e conquistano la promozione

TORINO - Al termine di un'annata vissuta pericolosamente, il Novara torna in B a distanza di 331 giorni, terza squadra a salire nella seconda serie dopo Salernitana e Teramo. I piemontesi guidati da Mimmo Toscano nell'ultima giornata hanno vinto a Lumezzane con una rete di Simone Corazza, chiudono primi a pari punti col Bassano (che ha battuto la FeralpiSalò 3-1 ma i veneti sono in svantaggio negli scontri diretti con gli azzurri).

 

Un torneo palpitante quello del Novara a cui ne sono capitate di tutte di colori prima di poter gioire davanti ai 2mila tifosi che hanno invaso Lumezzane. Ad agosto, non era facile ripartire dopo la sconfitta nella lunga battaglia giudiziaria per la riammissione di B che aveva finito per fare la fortuna di altri club (vedi Vicenza ripescato al posto degli azzurri). Il giorno dopo la sentenza definitiva, il club della famiglia De Salvo si ritrovava in Lega Pro a Monza (e perdeva pure all'esordio). Il tempo di registrare la squadra e intorno a Natale il Novara prendeva la testa di un torneo equilibrato, dove almeno altri 4 club (oltre all'ottimo Bassano di Renzo Rosso, gran campionato anche di Pavia, Alessandria e Como) hanno lottato per il 1° posto, l'unico che dà la promozione diretta. Poi, in primavera, la doccia fredda: il Novara subiva un doppio deferimento che a fine aprile portava una penalizzazione di 8 punti per una serie di stipendi non pagati (la scorsa estate la famiglia De Salvo aveva dovuto produrre due fidejussioni, per le iscrizioni in B e Lega Pro, ed erano saltate alcune mensilità per una temporanea crisi di liquidità). Gli azzurri perdevano il primo posto e rischiavano di non fare nemmeno i playoff. Poi in secondo grado al Novara sono stati restituiti 5 punti (riconosciuta una diversa modalità di pagamento). Ma a quel punto, la promozione diretta pareva in tasca al Bassano. I veneti però, nel penultimo turno a Monza - la Brianza è il cuore delle attività imprenditoriali dei De Salvo, proprietari di diverse cliniche, un gruppo da 3000 dipendenti - non andavano oltre lo 0-0, così il Novara li riacciuffava in testa battendo l'Arezzo, per poi chiudere primi col colpo di Lumezzane. Complimenti comunque al Bassano di Antonino Asta: con la FeralpiSalò la sua squadra è passata subito in vantaggio e sono stati in B fino al 9' della ripresa, quando Corazza a Lumezzane ha segnato con un tiro sporco ma preciso dal limite.

 

Un anno fa il Novara retrocedeva dalla B, sconfitto ai playout dal Varese. Si chiudeva un ciclo iniziato nel 2010 con la salita in B dopo 33 anni e la soddisfazione di aver giocato in A nel 2011-12 a distanza di 55 anni (cioé dai tempi di Silvio Piola), due promozioni in due anni sotto la guida di Attilio Tesser. La squadra che si riaffaccia alla B ha fra i titolari l'argentino Pablo Andres Gonzalez, sopravvissuto a quel doppio salto, ritornato a Novara dopo non aver trovato fortuna a Palermo e Siena. Con Simone Corazza pescato nell'Alto Adige e l'esperto Felice Evacuo preso dal Benevento, forma l'attacco dei tre tenori: Gonzalez ne ha segnati 15, Evacuo 14, Corazza 13. Considerato il grande equilibrio che regna da qualche tempo in serie B, dove chi non è favorito può vincerla, chissà, per il Novara potrebbe essersi aperto un nuovo ciclo.

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