Calcioscommesse, Catania e Teramo in Lega Pro. Siciliani a -9

Le sentenze della Corte d'Appello Figc: meno severe le sanzioni per i due club

ROMA - La Corte d'Appello federale della Figc ha parzialmente accolto il ricorso del Catania relativo alla sentenza sul calcioscommesse, riducendo di tre punti (da -12 a -9) la penalizzazione da scontare nella stagione calcistica entrante in Lega Pro. Il presidente Pulvirenti ha invece rinunciato al ricorso e resta inibito per 5 anni. La società ha annunciato un ulteriore ricorso con un comunicato. "L'ampia collaborazione dell'ex presidente Antonino Pulvirenti - si legge, in una nota sul sito dei rossoazzurri - riconosciuta dalla Procura federale in entrambi i gradi di giudizio, e la certezza che nessun risultato delle partite contestato è stato alterato, inducono la società a ritenere eccessiva la sanzione così determinata".

TERAMO, NIENTE B - Per la Corte il Teramo deve rinunciare alla Serie B e, nella prossima stagione, sarà costretto a giocare ancora in Lega Pro, partendo però da -6. È stata dunque ridotta la sanzione del Tribunale federale nazionale, che aveva condannato alla retrocessione in D gli abruzzesi, per avere "combinato" la sfida contro il Savona. Anche il club ligure si è visto accogliere parzialmente il ricorso, rimettendo così piede in Lega Pro ma, come gli abruzzesi, sarà costretto a partire da -6 in classifica. Sia al Teramo che al Savona è stata inoltre inflitta un'ammenda di 30 mila euro. La Corte presieduta da Gerardo Mastrandrea ha parzialmente accolto il ricorso del presidente del Teramo, Luciano Campitelli, riducendo la sua inibizione da quattro a tre anni; è stata, altresì, mantenuta l'ammenda di 100 mila euro. Prosciolto, invece, il patron del Savona, Aldo Dellepiane, che era stato inibito in primo grado per quattro anni e multato anche lui di 100 mila euro.

VIGOR LAMEZIA E TORRES RETROCESSE -  La Corte d'Appello ha parzialmente accolto i ricorsi del procuratore Palazzi, peraltro non presente al processo d'appello, e ha disposto la retrocessione "all'ultimo posto in classifica nella stagione sportiva 2014/15" di Torres e Vigor Lamezia. Le due società sono esclusi dalla Lega Pro. I sardi sono anche stati multati di 15mila euro, i calabresi di 30mila.

TUTTE LE SENTENZE - Nell'ambito dei processi di secondo grado al Calcioscommesse riguardanti il caso Catania, il caso Savona-Teramo e il restante filone "Dirty soccer", la Corte federale d'Appello della Figc ha disposto o confermato le seguenti squalifiche: 
- Caso Catania:
Pablo Cosentino (ex ad Catania) 4 anni inibizione e 50 mila euro;
Piero Di Luzio (dirigente) 5 anni più preclusione e 50 mila euro;
Catania retrocessione in Lega Pro e 9 punti di penalizzazione.

- Caso Savona-Teramo:
Giuliano Pesce (direttore sportivo) 3 anni e mezzo e 50 mila euro; 
Davide Matteini (calciatore) 3 anni e mezzo e 60 mila euro; 
Ercole Di Nicola (ex ds l'Aquila) 5 anni più preclusione e 100mila euro; 
Marco Barghigiani (ex collaboratore Savona) 4 anni e 60 mila euro; 
Marcello Di Giuseppe (ds Teramo) 4 anni e 100 mila euro; 
Marco Cabeccia (ex Savona) prosciolto; 
Enrico Ceniccola (ex collaboratore Savona) 6 mesi e 30mila euro; 
Fabio Di Lauro (allenatore) 2 anni e mezzo e 40mila euro; 
Ninni Corda (allenatore) 2 anni;
Luciano Campitelli (presidente Teramo) 3 anni e 100 mila euro; 
Savona penalizzazione di 6 punti in Lega Pro e 30 mila euro; 
Teramo penalizzazione di 6 punti in Lega Pro e 30 mila euro;
Aldo Dellepiane (presidente Savona) prosciolto;
Luparense San Paolo prosciolta.

- Filone Dirty soccer:
Claudio Arpaia (presidente Vigor Lamezia), 5 anni e mezzo e 80 mila euro; 
Salvatore Astarita (calciatore Akragas) 2 anni 3 mesi e 25 mila euro; 
Felice Bellini (consulente Vigor Lamezia), 5 anni e 50 mila euro; 
Domenico Capitani (presidente Torres), 5 anni più preclusione e 80mila euro;
William Carotenuto (calciatore San Severo) 3 anni 6 mesi e 60mila euro;
Ninni Corda (tecnico SS Barletta Calcio), un anno e 30mila euro;
Francesco Massimo Costantino (allenatore Torres) 3 mesi e 5mila euro;
Savino Daleno (tesserato Città di Brindisi) 5 anni più preclusione e 50mila euro;
Fabio Di Lauro (allenatore), 4 anni 3 mesi e 70mila euro;
Ercole Di Nicola (ds L'Aquila Calcio 1927), 4 anni 9 mesi e 80mila euro;
Giorgio Flora (vice presidente Città di Brindisi) 4 anni e mezzo e 70mila euro;
Fabrizio Maglia (ds Vigor Lamezia) 4 anni e mezzo e 80mila euro;
Giuseppe Sampino (agente di calciatori), 4 anni e mezzo e 70mila euro;
L'Aquila Calcio 1927 1 punto e 25mila euro;
Torres retrocessa in Serie D e 15mila euro;
Vigor Lamezia retrocessa in Serie D e 30mila euro.

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