Tacopina: «Riporterò il Venezia in A»

«Rappresento una squadra che appartiene a una delle città più belle, importanti e uniche al mondo. Il nuovo Venezia è un team di serie D con un’organizzazione degna della serie A»
Tacopina: «Riporterò il Venezia in A»© OPTIMA FOTO FOTO OPTIMA-AG ALDO

VENEZIA - Un entusiasmo così, a queste latitudini, non si respirava da tempo. Merito di Joe Tacopina che ha ufficializzato quello che sul Canal Grande si vociferava da un po’: è lui il presidente-proprietario del Venezia, oggi capolista nel girone C della serie D (sei vittorie consecutive, record in tutte le serie professionistiche e dilettanti), atteso però da un futuro radioso, si spera con il ritorno nel grande calcio.

GRANDE ORGANIZZAZIONE - Tacopina, per ridisegnare la squadra si è affidato a Giorgio Perinetti che, in attesa del nuovo proprietario, già dall’estate ha assemblato una formazione che sta volando. «Un ringraziamento speciale va a tutti i tifosi che ci hanno supportato nonostante gli anni difficili», ha detto Tacopina in italiano, prima di passare all’inglese: «Mi sento onorato e anche umile nell’accettare il compito di rappresentare una squadra che appartiene a una delle città più belle, importanti e uniche in tutto il mondo: lavoreremo per portarlo in serie A. Ringrazio Giorgio Perinetti, uno dei più importanti direttori sportivi che lavorano nel calcio italiano e sono contento che abbia accettato questo compito. Tutte le persone del mondo del calcio puntano gli occhi sul Venezia, una squadra in serie D, proprio grazie a Giorgio che ha messo in campo una squadra che finora ha sempre vinto, che ha attirato qui giocatori da serie A e B solo per il suo appeal. La prima volta che l’ho incontrato, ero conscio che sarebbe stato difficile prenderlo: gli ho detto vieni anche seolo per un anno e, nel caso poi straccio il contratto se avrai altre offerte: lui mi ha guardato negli occhi e mi ha detto “presidente, io resto con te”. Ringrazio il sindaco Brugnaro e posso assicurargli che faremo del nostro meglio per rappresentare nel calcio il nome di Venezia e di Mestre. Qui ho trovato un gruppo di lavoro incredibile: tutti mi dimostrano quanto tengono al Venezia, Dante Scibilia è riuscito a mantenere questa gondola a galla anche quando c’era chi voleva farla affondare. Il nuovo Venezia è un team di serie D con un’organizzazione degna della serie A, questa è mentalità che deve avere chi lavora per questo club».

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