Sabato pomeriggio alle 14.30 l'UnicusanoFondi sarà chiamata ad un impegno importantissimo. Al Purificato, in una vera e propria sfida diretta, la squadra dell'Università Niccolò Cusano, in un match che verrà raccontato in diretta sulle frequenze di Radio Cusano Campus, se la vedrà con la Casertana, concorrente degli accademici nella corsa ai playoff. La partita è delicata, anche per questo il presidente dell'UnicusanoFondi, Stefano Ranucci, ha lanciato un appello ai tifosi nella speranza di veder gremito di passione rossoblù lo stadio.
MESSAGGIO. Il messaggio di Stefano Ranucci, presidente dell'UnicusanoFondi, il club dell'Università Niccolò Cusano, la squadra della Ricerca Scientifica, non lascia spazio ad interpretazioni: “I tifosi devono essere patrimonio del nostro club, sostenendoci come meglio possono ed in vista della delicata sfida di campionato di sabato 18 marzo alle 14.30 desideriamo che lo Stadio Domenico Purificato si trasformi in un vero e proprio fortino rossoblu; dove i nostri supporters potranno incitare con forza e passione i nostri ragazzi per dar loro la spinta necessaria nella ricerca della vittoria”.
STADIO PIENO. Chiaro il desiderio del presidente dell'UnicusanoFondi, Stefano Ranucci: “Vogliamo uno stadio pieno, vogliamo sentire il calore e l’incitamento dei nostri tifosi contro la Casertana, vogliamo che la squadra possa contare sulla forza di un dodicesimo uomo in campo. E allora l’invito è quello di venire allo stadio! Perché insieme possiamo essere ancora più forti”.
INSIEME AL TERRITORIO. "Per fortuna abbiamo il sostegno di tutti gli studenti dell'Università Niccolò Cusano", aggiunge ancora il presidente dell'UnicusanoFondi Stefano Ranucci, "ma molti di loro sono lontani da Fondi e il loro appoggio è a distanza. Per questo ci serve l'aiuto del territorio. L'Università Niccolò Cusano ha dato tanto a questo club, la crescita rispetto al passato è sotto gli occhi di tutti, ci piacerebbe che nel territorio pontino ci fosse un sentimento di appartenenza verso questo progetto, che ha fatto tanto e che non si fermerà qui".